Buon Natale o Buone feste?

24 Dicembre 2019 di Stefano Olivari

Meglio augurare Buon Natale o Buone Feste? Non è una domanda banale, visto che in queste ore tutti siamo chiamati a fare e ricevere auguri, da persone alle quali vogliamo bene ma anche da semisconosciuti. In attesa di rispondere al ‘Di qua o di là’ che ci è stato suggerito da Filippo Lucca, a grande richiesta l’inutile bilancio 2019 di Indiscreto. Inutile per tanti motivi, primo fra tutti quello che non ci fermeremo ma pur rallentando il ritmo continueremo ad essere vivi da qui all’Epifania.

Dal punto di vista dei risultati, certificati da Google Analytics e dalle rilevazioni della nostra concessionaria di pubblicità, il 2019 è stato l’anno migliore della storia di Indiscreto. Alcuni mesi addirittura sopra il milione di pagine viste e tutti ormai stabilmente sopra i 50.000 utenti unici, mentre scriviamo queste righe gli ultimi 30 giorni del sito hanno coinvolto 52.929 persone: per un sito di commenti, con poche persone a scrivere, un risultato pazzesco.

Diamo merito al grandissimo lavoro di Paolo Morati, sia come giornalista sia come architetto di Indiscreto, al prestigio e alla credibilità di Oscar Eleni, ai contributi occasionali degli amici Dominique Antognoni, Tani Rexho, Marco Lombardo e Roberto Gotta, ai suggerimenti in occhiali scuri di alcuni grandi personaggi che non si possono permettere il lusso di comparire su Indiscreto con il loro nome, e anche ovviamente a noi stessi che abbiamo la fiamma sempre accesa.

Molti lettori storici e anche qualcuno occasionale si sono ultimamente lamentati degli argomenti da noi trattati, accusandoci di puntare ai click e soprattutto ai click su temi che attirano buona pubblicità. Accusa fondata, con una risposta altrettanto fondata: scrivere è il nostro mestiere, non il nostro hobby. Se da 34 anni ci pagano per farlo, bene o male, significa che qualcosa valiamo. Per hobby suoniamo, corriamo, leggiamo. Certo non scriviamo.

Scrivere pensando o sperando che qualcuno ci legga è quindi un dovere, non una possibilità. E un dovere è rendere questo produttivo, non chiedendo soldi a chi legge (noi stessi, come lettori, non pagheremmo un solo euro all’anno per Indiscreto) ma attirando inserzionisti di peso. Il che non è in contraddizione con il trattare argomenti che ci appassionano sul serio: dallo sport alla televisione, dall’economia alla musica, dalla cucina alla tecnologia, dalle auto agli animali, da Milano all’Italia. Tenendo bene in mente che soltanto il 13,5% dei lettori è fisso, il resto dipende dalla nostra bravura nel trattare un argomento valorizzato dai motori di ricerca.

A questo punto le strade sono soltanto due. La prima è diventare un sito di notizie, cosa che consentirebbe di pubblicare molti più post senza per forza dover avere un’opinione sull’argomento trattato. La seconda è chiudere, dedicarsi ai libri e alle tante collaborazioni più lucrose, trasformando Indiscreto in un clubbettino per pochi intimi che si leggono fra di loro: la qualità dei commenti, molto superiore a quella di qualsiasi altro sito o giornale italiano (e non abbiamo mai inventato una mail!) ci fa venire la tentazione. Ci penseremo.

Tutto quanto scritto sopra, che a malapena interessa noi e la nostra concessionaria, era un mero pretesto per uno degli ultimi ‘Di qua o di là’ della stagione e soprattutto per i nostri auguri, che hanno la solita motivazione: sia come scrittori sia come lettori ci dedichiamo reciprocamente tempo e quindi anche nel 2019 ci siamo giocati su Indiscreto una parte del nostro bene più prezioso. Tre commenti presi a caso dal Muro del Calcio surclassano come investimento emotivo qualsiasi discorso familiare durante il pranzo di Natale. Per questo i nostri auguri sono sinceri, perché siamo al tempo stesso lontani fisicamente e vicinissimi come sentire. Buon Natale o Buone Feste? Il più tradizionale Buon Natale o il più inclusivo Buone Feste? Da parte nostra Buon Natale e Buone Feste.

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