Quale ibrido scegliere?

4 Novembre 2019 di Furio Fedele

Quale ibrido scegliere? Nel 2019 una domanda normale in molte famiglie, visto che l’incremento delle vendite delle auto ibride in Italia è costantemente in aumento in doppia cifra. Nel 2019 la percentuale di aumento è superiore al 35% rispetto al 2018. E in Europa si registrano cifre simili, a testimonianza del fatto che l’ibrido è ormai un fenomeno globale.

Sul mercato italiano la Toyota, dominatrice assoluta a livello mondiale, occupa addirittura 4 posti nella speciale top ten dei modelli più venduti. Si tratta, nello specifico, di Toyota Yaris, Toyota C-HR, Toyota Rav4 e Toyota Auris. Fra l’altro l’incremento e la conquista di ampi spazi di mercato dell’ibrido è trasversale perchè coinvolge tutte le cilindrate e i segmenti.

Dall’Oriente l’invasione dei marchi più in voga, quindi non solo Toyota, non accenna ad attenuarsi. La Toyota Yaris Hybrid sta spopolando, mantenendo il primo posto nelle vendite già conquistato nel 2018. La versione benzina-elettrico abbina un propulsore termico da 1.5 cc. ad un motore elettrico, per una potenza complessiva di 101 CV e un consumo a ciclo medio di 3,7 litri di benzina per 100. Con una meticolosa trattativa (non ci stancheremo mai di dire che tutto è trattabile), direttamente dal concessionario, il prezzo d’acquisto può essere tranquillamente inferiore ai 20.000 euro.

La coreana Kia Niro è un crossover di tutto rispetto. Inserita nel segmento C, viene proposta nelle due versioni full hybrid HEV ed ibrida plug-in PHEV, ed in cinque allestimenti: Urban, Style, Style Eco, Energy, Energy Eco. La motorizzazione 1.6 GDI  da 105 CV è abbinata ad un’unità elettrica da 43,5 CV con cambio robotizzato a doppia frizione. L’alimentazione elettrica avviene tramite batterie ioni-polimero da 1,56 kWh, con sistema di recupero dell’energia. La potenza complessiva si attesta sui 141 CV. Il consumo medio è nell’ordine di 4,4 litri di carburante per 100 km. I prezzi partono da 25.500 euro.

Lo strapotere Toyota è completato dalla Toyota C-HR, che si affida a un motore 1.8 a benzina abbinato all’unità elettrica in gado di sprigionare complessivamente 122 CV, per un consumo a ciclo medio di 3,8 litri per 100 km. Disponibile in sei configurazioni di allestimento (Active, Trend, Dynamic, Lounge, Style+, e Lime Beat Special Edition), Toyota C-HR Hybrid (qui la nostra prova su strada) si può trattare anche per meno di 29.000 euro. Con una guida accorta e certosina si può raggiungere, in autostrada, anche la velocità di 100 chilometri sfruttando solo la trazione elettrica.

Il Rav4 Hybrid, il SUV di casa Toyota, celebra quest’anno i 25 anni di vita. La quarta generazione abbina l’unità 2.5 benzina ad un motore elettrico per 218 CV di potenza complessiva. Il consumo medio di 4,5 litri di benzina e si tre può scegliere fra 3 allestimenti (Active, Style e Lounge), tutti disponibili a due e quattro ruote motrici. I prezzi: 35.000 euro (2WD Active) a 40.000 euro (AWD Active).

La Toyota Auris-Corolla è tornata a ruggire nella versione Hybrid che è disponibile due versioni 1.8 e 2.0, con potenze di, rispettivamente, 122 e 179 CV. Quest’ultima versione garantisce l’avanzamento in modalità 100% elettrica fino ad una velocità di 115 km/h). in vendita a partire da 27.300 euro Toyota Corolla certifica un consumo medio di 4,16-4,6 litri di benzina per 100 km.

Il Giappone è sempre molto attivo sul fronte delle 4 ruote. Lexus (la gamma top di Toyota) è sempre in prima linea. I prezzi? Da 37.900 euro per la versione Executive a due ruote motrici, da 39.900 euro per la corrispondente declinazione 4WD. Il medium-crossover viene equipaggiato con l’unità 2.0 benzina a ciclo Atkinson e da un motore elettrico (alimentato da una batteria al nichel-metallo idruro da 1,2 kWh) per 184 CV di potenza complessiva. Nel caso delle versioni a trazione integrale, la vettura dispone di un motore elettrico supplementare che eroga 7 CV in più.

La Swift è il cavallo di battaglia della Suzuki anche in configurazione ibrida, nelle due varianti 1.2 da 90 CV complessivi, a due e quattro ruote motrici (consumo medio 5 litri per 100 km) e 1.0 Boosterjet Hybrid S (esclusivamente 2WD) da 111 CV. Con meno di 20.000 euro si può accedere a entrambe le versioni. Suzuki completa la gamma medio-piccola con la Ignis che viene omologata come ibrida in virtù del ricorso ad un generatore elettrico (installato a sostituire motorino d’avviamento e alternatore) alimentato da una piccola batteria agli ioni di litio che accumula l’energia prodotta in decelerazione e frenata e fa da supporto all’unità principale (1.2 benzina da 90 CV) nelle fasi di accelerazione. In questo modo si tengono sotto controllo i consumi e le emissioni, dichiarati in, rispettivamente, 5,2 litri di benzina per 100 km. Prezzi a partire da 15.700 euro per la versione due ruote motrici.

Audi A6 e Range Rover Sport: ecco due supercar da primato. L’ammiraglia della casa tedesca dispone del cosiddetto «ibrido leggero» ad alternatore-starter azionato da cinghia collegata all’albero motore, che non dà alcuna potenza alle ruote bensì si incarica di accumulare l’energia prodotta nelle fasi di decelerazione ad una piccola batteria agli ioni di litio collegata alla rete principale, per fornire la motricità al veicolo nell’avanzamento in «folle» o a motore spento. In questo modo la vettura viene omologata come ibrida e beneficia delle agevolazioni alla circolazione (libero accesso nelle ZTL) e dei benefici fiscali (piani di esenzione regionali dal pagamento del bollo) nonché assicurative (sconti sulle tariffe RC Auto). Si parte da 53.000 euro.

La Range Rover Sport Plug-in Hybrid abbina l’azione del 2 litri Ingenium e di un motore elettrico da 13,1 kW, per una potenza complessiva di 404 CV ed un’autonomia di marcia in modalità 100% elettrica (circa 9 ore per un ciclo completo di ricarica attraverso una comune «presa»domestica) nell’ordine di 35 km. I prezzi di listino partono da 91.200 euro. Ma ripetiamo, sono solo ordini di cifre perché mai come oggi nel mondo dell’auto tutto è trattabile.

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