Nutella biscuits, meglio dei Baiocchi?

20 Novembre 2019 di Stefano Olivari

I Nutella Biscuits della Ferrero sono buoni? Dopo qualche settimana di ricerca in supermercati di periferia li abbiamo finalmente provati e il primo impatto è stato positivo. Subito il nostro giudizio: più che ricordare la Nutella, il nuovo prodotto della Ferrero ricorda i Baiocchi del Mulino Bianco. Forse il ripieno, appunto di Nutella, è leggermente più morbido, e forse per questo dettaglio anche bendati sapremmo distinguere i Nutella Biscuits dai Baiocchi.

Dal punto di vista del marketing è interessante da parte della Ferrero questa strategia della relativa scarsità del prodotto, un po’ come si diceva accadesse con certe figurine della Panini (fra l’altro una leggenda, perché veniva stampato lo stesso numero di figurine per ogni calciatore, anche se nella nostra via Muraro era davvero rarissimo). Presentati in pompa magna a Milano, in piazza Gae Aulenti, davanti a una quantità imbarazzante di persone, i Nutella Biscuits nelle ambizioni della Ferrero dovrebbero diventare i biscotti più venduti d’Italia.

Dalla loro parte, lo diciamo pur non prendendo soldi dalla Ferrero, hanno un buon sapore e tutto l’immaginario che la Nutella evoca: i momenti belli dell’infanzia, il passaggio fra generazioni, eccetera. Tutte cose che tengono a distanza i Baiocchi e anche il resto dell’industria dolciaria. Di negativo per i Nutella Biscuits possiamo dire che non ci piace il nome: certo è pensato per il mercato internazionale, ma scrivere Biscuits invece di Biscotti suona un po’ da sfigati e per sfigati.

A dirla tutta non comprendiamo nemmeno il loro utilizzo medio: biscotti da caffè, come ci sembra che siano, o biscotti da colazione e quindi in grado di fare i grandissimi numeri? È comunque facile prevederne il successo, anche se non sappiamo in quali proporzioni. Così, a sensazione, ci piacciono più dei Baiocchi, ma non ci fanno vibrare.

Share this article