Mourinho al Tottenham

20 Novembre 2019 di Indiscreto

José Mourinho è il nuovo allenatore del Tottenham, al posto dell’esonerato Mauricio Pochettino. Per lo Special One contratto fino al 2023 e terza grande d’Inghilterra guidata dopo Chelsea (due volte) e Manchester United, con soddisfazione sua e di tutta la famiglia che ormai ha Londra come centro della propria vita.

La domanda, visto che stiamo parlando di un allenatore che ha vinto tutto e che il prossimo gennaio compirà 57 anni, è quella del nostro bar: Mourinho è bollito? In questo senso: ha ancora la stessa carica di quando allenava il Porto o l’Inter, per non dire del suo primo periodo al Chelsea (ha vinto anche nel secondo, comunque)? E anche il Mourinho del Real Madrid, dove ha più volte rischiato di tornare, era un Mourinho carico che fece bene, pur confrontandosi per due anni su tre con il Barcellona di Guardiola.

L’unico fallimento propriamente detto sembrerebbe essere quello al Manchester United (che il Tottenham affronterà fra due settimane), ma anche qui in due anni e spiccioli ha vinto un’Europa League e una Coppa di Lega, ed è arrivato secondo in Premier League con una squadra ricchissima ma costruita da cani, che infatti attualmente è a 18 punti dal Liverpool dopo 12 giornate. Insomma, i bolliti sembrano essere altri. La domanda però rimane: Mourinho ha ancora qualcosa da dare?

La certezza è invece che quello del Tottenham sia l’ambiente giusto per il Mourinho attuale, che per la prima volta da… sempre capita in un ambiente con i soldi veri che la grande vittoria l’ha sfiorata, l’anno scorso in Champions, ma che non è ossessionato dalla vittoria e che in definitiva ha proprio questo come suo vero problema.

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