Motorola Razr, il ritorno

14 Novembre 2019 di Indiscreto

Il Motorola Razr e il suo ritorno ci ricordano una volta di più che il marketing della nostalgia è arrivato agli anni Duemila. Quando appunto il Motorola Razr, uscito per la prima volta nel 2004, diventò uno dei più venduti cellulari di sempre. Adesso sono passati 15 anni e vari tentativi di resuscitare il marchio Razr, fino a questo dei giorni nostri di cui abbiamo appreso leggendo Tra me e tech, il sito di tecnologia diretto da Marco Lombardo.

Diciamo subito che il Motorola Razr di adesso ha in comune con quello di una volta soltanto il nome. Non più il vecchio flip phone ma uno smartphone con display flessibile e pieghevole. Sistema operativo Android 9, fotocamera da 16 megapixel, display da 6,2″ e tutte le caratteristiche tecniche che abbiamo visto sul sito. Se proprio vogliamo trovare un legame con il passato, al di là del nome, possiamo pensare al gesto di chiudere la telefonata non schiacciando un tasto ma chiudendo il telefono.

Quanto costa il nuovo Motorola Razr, in vendita in Italia dal 4 dicembre? Intorno ai 1.600 euro, non proprio un prezzo popolare… Non abbiamo ovviamente tenuto gli scontrini, ma ricordiamo abbastanza bene che il nostro Razr preso nel 2005 costava 650 euro o giù di lì (sarebbero circa 775 di oggi, usando l’inflazione ufficiale). Per certi aspetti, visto che era un telefono di moda e presente in molti film e show televisivi come lo è oggi l’iPhone della Apple, ha aperto un certo mercato proprio all’iPhone. Volendo fare dei nomi, ci sembra però che il concorrente del nuovo Razr sia il Samsung Galaxy Fold, più dell’iPhone.

Ma tornando a noi, cioè l’unico argomento che davvero ci appassioni, troviamo interessante che si provi con lo stesso prodotto si provi ad agganciare i giovani che del Razr mai hanno sentito parlare e che semmai identificano il marchio Motorola come qualcosa di vecchio, ma anche i trenta-quarantenni per i quali il Razr è stato il primo cellulare. Come se a noi vendessero una console per videogiochi chiamata Intellivision, ma modernissima e senza alcuna somiglianza con l’Intellivision che comprammo nel 1982.

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