Dal primo gennaio 2020 i nostri conti correnti diventerebbero pignorabili, in teoria anche solo dopo una sola mancata risposta all’intimazione di pagamento. Anche per una semplice multa per sosta vietata, non stiamo parlando di grande evasione fiscale. Abbiamo usato il condizionale, ‘diventerebbe’, perché tutto nella legge di Bilancio è trattabile e questa idiozia (ancora senza un padre, visto che Conte asserisce di non saperne niente) dei conti correnti bloccati al momento è solo terrorismo. Si può commentare, ma senza darla per fatta.
L’idea di ufficiale è quella di far sparire le cartelle esattoriali, andando all’attacco dei beni del cittadino multato dopo 60 giorni dal primo avviso. L’idea ufficiosa, uno dei pochi collanti del governo 5 Stelle-PD, è quella di mettere anche in questo modo direttamente le mani nei conti correnti degli italiani, visto che l’enorme liquidità sui nostri conti correnti, circa 1.400 miliardi di euro, è una tentazione troppo forte per gente che pensa, e purtroppo dice (lo ha fatto l’ex ministro Lezzi), che produrre acciaio sia la stessa cosa che coltivare cozze.
Al momento soltanto una enorme istigazione a correre al Bancomat per ritirare soldi da nascondere nella zuppiera finto-cinese o nel materasso comprato a rate con il credito al consumo, a disposizione del primo georgiano motivato. In generale un segnale importante: un paese che fa scappare gli imprenditori, e dove i ricchi veri tengono i patrimoni altrove, in mancanza di idee deve prendere i soldi dalla classe media. Quella che in altri paesi è considerata la base della democrazia liberale, per la sua scarsa propensione all’estremismo, ma che da noi prende le sassate sia dai figli dei ricchi e sia da quelli dei poveri.
Conclusione? Guarderemo con più ansia la montagna di posta non aperta.
Conti correnti pignorati, soldi sotto il materasso,
zinzanbrocco
20 Novembre 2019 @ 18:20Avanti spediti verso l’obiettivo 0 percento!
Italo Muti
21 Novembre 2019 @ 13:04quando non vuoi perdere, ma estinguerti
Stefano Olivari
21 Novembre 2019 @ 09:02In due giorni si è già arrivati alla formulazione soft: no al pignoramento per le multe, sì per IMU e TASI. Vediamo domani
stefano
21 Novembre 2019 @ 11:50Potrebbe aver ragione Direttore, ma che io debba veder aumentare le tasse locali perchè altri non pagano e vanno in giro con macchinoni e/o telefonini da 1.000 e più euro in non lo trovo giusto.
Perchè è così che funziona, le tasse locali evase vengono spalmate su chi paga, altro che recuperi di arretrati (anzi quelli sono condonati o prescritti Cassazione (Sent.11410/19) – articolo 4 del Dl 119/2018)) e la dimostrazione è che la tassa sui rifiuti più cara d’Italia sia in Campania……..nella terra dei fuochi….
Siamo un popolo di ladri, gente che con l’euro ha trasformato 5.000 lire in 5 euro, e il gorverno finalmente si adegua….ricordate che Al Capone non finì in galera per mafia ma per evasione fiscale…….
cydella
21 Novembre 2019 @ 14:57Ancora con questa balla? Le tasse aumentano perché lo Stato sperpera sempre di più. Dal 2000 vatti a vedere di quanto sono aumentate le entrate da tasse, quindi capirai che è una balla “se paghiamo tutti, paghiamo di meno”. E’ l’esatto opposto: più paghiamo, più lo Stato spreca.
stefano
21 Novembre 2019 @ 16:37io non ho detto che se paghiamo tutti paghiamo meno….evidentemente non hai compreso ciò che ho scritto.
ho solo detto che tutti dobbiamo pagare, che non è corretto che chi paga debba anche pagare la quota di chi non paga…sugli sperperi pubblici questa è un’altra cosa.
Italo Muti
21 Novembre 2019 @ 12:58c’è sempre l’idraulico evasore direttore, non dimentichi
già hanno fatto una figura di merda con il mes. continuano in tutto e per tutto