27 a 0, Riccini come Mancini

19 Novembre 2019 di Indiscreto

Il caso di Massimiliano Riccini, l’allenatore esonerato perché la sua squadra ha vinto 27 a 0 sta facendo discutere tutta Italia. E salendo dal calcio giovanile a quello per così dire vero, non si è in proporzione molto lontani dal 9-1 con cui l’Italia di Mancini ha umiliato l’Armenia a Palermo. I fondamentali gol di Orsolini e Chiesa, con tanto di esultanze, sono stati un segno di rispetto per l’avversario?

Il pensiero del giornalista collettivo, ma anche dell’allenatore della squadra vincente, è che l’avversario si rispetti giocando al massimo per tutti i 90 minuti, anche segnandogli 50 gol ma evitando di tirare i remi in barca e di giochicchiare sul 4 o 5 a 0. Su questa cosa del rispetto rispettiamo il pensiero degli altri ma, per citare Franco Rossi, soprattutto il nostro.

Ed il nostro, da giocatorini spesso nella squadra che la goleada la subiva e di arbitri di partite squilibratissime come è ovvio che sia nel calcio giovanile quando quasi uomini giocano contro bambini troppo paffuti o gracili, è il seguente: meno umiliante perdere 5-0 assistendo senza pressare alla melina dei vincitori che perdere 27-0 facendo le cose tutti seriamente. I falli contro chi è più bravo non li abbiamo mai tollerati, quelli contro chi ti sta prendendo per il culo sono invece giustificabili e anzi doverosi.

Benissimo quindi ha fatto il presidente dell’Invicta Sauro Grosseto, Paolo Brogelli, ad esonerare mister Riccini. Un’aggravante che ragazzi già piuttosto cresciuti (il campionato era quello di Juniores Provinciali, quindi Under 19) e i loro genitori si siano schierati dalla parte del tecnico. Auguriamo a tutti di perdere in maniera umiliante, visto che per loro questo è lo spirito sportivo.

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