Fridays For Future

27 Settembre 2019 di Gli amici di Budrieri

Caro Direttore, adesso che Lei ha fatto i soldi grazie ad Indiscreto e vive in centro tocca a noi, che siamo rimasti nella periferia Ovest di Milano, raccontare cosa avviene nella pancia del paese. E soprattutto cosa stia accadendo nella vita di Budrieri, socialista liberale che soltanto questa Italia senza più identità e orgoglio può etichettare come sovranista.

Le scriviamo dal computer del Champions Pub, che nell’ultimo anno non ha avuto cambiamenti nell’assetto proprietario: a maggio sembrava volesse entrare Elliott, ma soltanto a patto che il Comune desse il permesso di costruire un grattacielo in via Novara da adibire a bordello. Preveniamo la Sua obiezione (in via Novara di bordelli dichiarati ce ne sono almeno dieci), siamo d’accordo con lei.

Però lo vada a dire ai maghrebini che ormai hanno militarizzato l’angolo del videopoker: da qualche mese ce ne sono anche di interisti, oltre a quelli di Juve e Milan, e in questo momento storico sono i peggiori. Pensi che uno di loro, Nourredine, per prepararsi a Sampdoria-Inter ha appena comprato la terza maglia originale da trasferta. Se non abbiamo capito male, un altro ha anche detto che l’Inter vincerà lo scudetto dei bilanci.

Ma venendo a Budrieri, Le raccontiamo che questa mattina è andato in Largo Cairoli perché per il suo compleanno ieri (non sapevano la data, hanno scelto un giorno a caso) la figlia Marilena e D.J. John gli hanno regalato una tessera del Decathlon da 8 euro e lui voleva dare un’occhiata al negozio (gli serve una tuta acetata, modello carcerato di Bollate). Si è trovato così in mezzo a Fridays For Future, la manifestazione con studenti e fancazzisti di varia specie che gridavano slogan ambientalisti. Queste manifestazioni non passano mai da noi in periferia, forse perché qui c’è l’aria buona.

Budrieri non ha mai avvertito l’innalzamento delle temperature, anzi l’asse del suo cesso farebbe congelare anche uno abituato a cagare all’aperto in gennaio a Novisibirsk. Però ha guardato con simpatia quei giovani che si preoccupavano per il futuro, gli hanno ricordato la sua partecipazione da protagonista al maggio francese (ma questa è un’altra storia), quando in ogni arrondissement trovava da trombare.

Il problema è che fra quei giovani di Largo Cairoli c’era Yannick, che teneva sottobraccio l’Erminia che si era fatta le trecce come Greta, e che l’ancora diciassettenne senegalese (in tutto il suo paese i maggiorenni sono 13) ha urlato alla folla, indicando Budrieri: “Quello è un negazionista climatico”. Così l’ex gloria dell’ATM è stato aggredito da liceali con l’iPhone e da extracomunitari con l’iPhone: come avvertimento a mezzogiorno e mezzo hanno bruciato il suo giubbetto dell’OVS insieme a un mappamondo di carta, in Piazza Duomo. “La nostra casa va a fuoco – hanno urlato -, e la colpa è di voi sovranisti”. Per fortuna Budrieri è riuscito a scappare, mentre alcuni settantenni con la kefiah, residenti del centro, gridavano “Budrieri e borghesi, ancora pochi mesi”.

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