Il funerale di Diabolik

13 Agosto 2019 di Indiscreto

Alla fine il funerale di Fabrizio Piscitelli, per il mondo ultras Diabolik, non c’è stato e chissà quando ci sarà. La vicenda dell’uccisione del leader degli Irriducibili, il gruppo ultras della Lazio che da sempre ha Lotito come primo nemico (ed il fatto che sia romanista non c’entra), è nota, basta andare su Google. Noi, con i nostri modesti mezzi, andiamo direttamente sul commento. Che possiamo sintetizzare così: il questore di Roma Carmine Esposito rischia di far scoppiare una guerra civile, anzi incivile.

Essendo molto probabile, praticamente sicuro, che Piscitelli non sia stato ucciso per motivi calcistici, non si capisce quale fosse il rischio di un funerale a ridosso di Ferragosto, in una Roma semideserta e con sparute delegazioni di ultras di altre squadre. Tanto più che la famiglia aveva annunciato un funerale normale, soltanto per parenti e amici, senza spettacolarizzazione.

Adesso il rischio, per non dire la certezza, è che il funerale in senso calcistico di Diabolik sia celebrato in situazioni di maggiore pericolo per la cittadinanza, quando non direttamente all’Olimpico. La cosa da notare è che Piscitelli ha una storia giudiziaria lunghissima, con il narcotraffico a fare da padrone ma anche con condanne per motivi calcistici (chi si ricorda la tentata scalata alla Lazio con il gruppo ‘ungherese’ portato da Chinaglia?), ma il funerale vietato in Italia si è visto soltanto in pochissimi casi. Vengono in mente Riina e Provenzano

Insomma, quella del questore è stata una scelta magari legale ma poco intelligente, che rischia di trasformare Piscitelli in un santo e qualche stadio in un campo di battaglia. Alla fine l’ultimo regalo di Diabolik a Lotito potrebbe essere una lunga squalifica del campo.

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