Il caso Icardi risolto da Galliani

23 Agosto 2019 di Indiscreto

Il caso Icardi è un po’ come la cometa di Halley: ogni 76 anni, più o meno, capita che un calciatore sia realmente interessato alla propria famiglia. E pazienza se in questo periodo abbiamo letto miliardi di articoli su altri campioni tutti casa e bambini, con tanto di servizio fotografico posato, salvo poi risultare (ma non per i media e i tifosi lobotomizzati) stupratori, drogati, alcolizzati, violenti, molestatori seriali, ladri, ricattatori. In certi casi con due o più di queste caratteristiche.

Spostare dalla sera alla mattina cinque bambini, dei quali tre con il necessario consenso del loro padre non esattamente in buoni rapporti con Icardi e Wanda, è impossibile. E se uno ha i soldi e le palle per stare fermo mesi, ma soprattutto se gli interessa stare con la famiglia, non si capisce perché dovrebbe privilegiare scelte che gli darebbero vantaggi finanziari (alla Roma avrebbe guadagnato di più, al Napoli il doppio) ma non grande gioia né la sicurezza di alzare trofei: non è che di base Ancelotti abbia più chance di scudetto rispetto a Conte, posto che tutto deve partire dal suicidio della Juventus (Nedved e Paratici ci stanno lavorando, l’impresa è difficile).

Ma al di là di queste considerazioni, destinate magari ad essere smentite fra cinque minuti (aver cantato ‘O surdato ‘nnamurato alla festa di compleanno di Lautaro Martinez significa avere accettato le offerte di De Laurentiis), da amanti della storia fatta con i se e delle discussioni da bar ieri con un amico, mentre soppesavamo le quote degli U.S. Open, ci chiedevamo cosa sarebbe accaduto con Adriano Galliani ancora al timone del Milan, invece che impegnato a soddisfare l’ex predestinato Brocchi. Chiedere Icardi in prestito sarebbe stato automatico per il Galliani degli ultimi anni, quello dei parametri zero e dei prestiti, magari pagando anche un discreta cifra visto l’ingaggio ancora umano dell’argentino.

Da Galliani dei tempi d’oro sarebbe stato invece acquistarlo, proprio per il Milan di oggi, se davvero esistono 45 milioni da buttare via per una riserva dell’Atletico Madrid. Sarebbero tutti contenti: l’Inter che eviterebbe ogni rischio di rescissione (al di là del mobbing, concetto ambiguo, da ricordare che per potersi liberare Icardi non deve maturare presenze in più del 10% delle partite), Il Milan che avrebbe un attaccante forte e motivato da mettere di fianco a Piatek, Marotta e Zhang che raggiungerebbero l’obbiettivo di non rinforzare la Juventus realizzando anche una plusvalenza, Icardi che a ottobre potrebbe entrare nel nuovo appartamento ai Giardini d’Inverno, Wanda che domenica dopo aver rifiutato la proposta iniziale domenica riparte con Tiki Taka. Chissà se Zvonimir Boban, attento lettore di Indiscreto oltre che estimatore di Galliani (non si può dire la stessa cosa di Maldini), ha già avuto l’idea. Che peraltro potrebbe venire anche a Percassi.

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