Comprare la Groenlandia una buona idea

18 Agosto 2019 di Indiscreto

Donald Trump vorrebbe che gli Stati Uniti acquistassero la Groenlandia e potrebbe fare alla Danimarca la proposta nei prossimi mesi. In realtà il presidente USA non ha mai detto in pubblico una cosa del genere, la notizia è del Wall Street Journal: ma tanto è bastato per scatenare risposte piccate dalla Groenlandia e dal sempre indignato popolo della rete. Facciamo rete, fate girare, eccetera.

Però dal punto di vista degli Stati Uniti, o di qualsiasi altro stato con una visione del futuro che vada al di là di quattro ulivi e di una pista ciclabile, la Groenlandia è davvero uno stato interessante. Non certo per quello che è oggi, una regione che vive di pesca e soprattutto di sussidi da Copenaghen, ma per ciò che potrebbe essere domani vista l’abbondanza che ha delle cosiddette terre rare.

 
Che non sono soltanto una nostra fissazione, ma una delle chiavi per dominare il mondo nel prossimo futuro essendo la base industriale di quasi tutti i prodotti tecnologici. E più dell’80% dello sfruttamento mondiale attuale delle terre rare è in mano cinese. Fra parentesi, alcune compagnie cinesi stanno si stanno muovendo anche in Groenlandia…

Che è una regione autonoma da quarant’anni, delegando alla Danimarca difesa e politica estera. E che ha anche un’altra particolarità, quella di essere stata la prima regione ad essere uscita dall’Unione Europea prima della Brexit, con un regolare referendum. Uscita perfezionata dal 1985, con qualche trattato speciale con l’Unione Europea riguardante la pesca.

Di sicuro non è uno scandalo che uno stato provi ad acquistare nuovi territori, tutti i posti in cui viviamo noi pacifisti alle vongole si sono formati così o con una guerra. Ed il fatto che l’acquisto o la guerra risalgano a decenni fa non li rende meno odiosi… Gli Stati Uniti nel 1803 comprarono la Louisiana (ben più vasta della Louisiana di oggi, comprendendo anche gli attuali Kansas, Nebraska, Missouri, Iowa, Arkansas, Wyoming, Nord e Sud Dakota, più parti di altri stati) dalla Francia napoleonica e nel 1867 l’Alaska dalla Russia zarista. Se l’Unione Europea fosse una cosa seria, un’offerta per la Groenlandia la farebbe lei. Meglio fare i padroni che fare i servi, dovendo scegliere.

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