Chi ha mai letto Camilleri?

17 Luglio 2019 di Indiscreto

Andrea Camilleri è morto, a quasi 94 anni, dopo un mese di ricovero e tanto tempo in cui le sue condizioni gli impedivano di vivere decentemente. Sono passate poche ore e la la situazione coccodrilli è già fuori controllo, con torrenti di retorica liceale anche se quasi nessuno riesce ad andare oltre la citazione di Montalbano.

Che non è affatto riduttiva, perché Camilleri nasce come funzionario della RAI e e come sceneggiatore di prodotti memorabili, su tutti Le inchieste del commissario Maigret (interpretato da Gino Cervi), anche se partendo da Simenon ed essendoci soltanto due canali televisivi avere successo negli anni Sessanta era più facile.

Camilleri ha scritto tantissimo, fin da giovane, con scarsissimo successo ma senza mai demordere, non da outsider ma da inserito nel giro editoriale. La sua fortuna (e quella di Sellerio) l’avrebbe fatta in tarda età con la serie sul commissario Montalbano: quando nel 1994 fu pubblicato La forma dell’acqua, primo libro con protagonista il poliziotto poi interpretato da Luca Zingaretti, Camilleri aveva già 69 anni…

La nostra domanda salta a piedi pari i coccodrilli e va sui libri di Camilleri: qualcuno li ha mai davvero letti? Perché i successi di vendita dei Montalbano sono oggettivi, ma quelli valgono anche per Divertiti con Luì e Sofì o Carofiglio. Il punto è che pur facendo orgogliosamente parte della piccola-media borghesia, cioè il pubblico di Montalbano, non abbiamo mai conosciuto nessuno che abbia davvero letto Camilleri. Nel senso di qualcuno che ci abbia mai detto qualcosa sui romanzi di diverso da quanto poi è arrivato su Rai 1. Eppure il linguaggio letterario di Camilleri, oltre che alcune trame, era abbastanza diverso da quello televisivo. Modesto l’uno e modesto l’altro, secondo noi, ma almeno il secondo consente di trascorrere una serata in famiglia senza litigare.
 
Una situazione che lo faceva soffrire, questa di Montalbano, perché lui si riteneva un intellettuale mentre per i critici e la gente era sempre quello di Montalbano. Le pose degli ultimi anni, da venerato maestro del politicamente corretto, erano tristissime.
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