Balotelli, il male di Napoli

9 Luglio 2019 di Indiscreto

La vicenda dello scooter in acqua per scherzo a Napoli ha dimostrato ancora una volta che Mario Balotelli è l’unico personaggio di pelle nera del quale i media possano parlare male. Eppure una Vespa rimasta per pochi istanti in mare non sembra, vista da lontano, il principale problema della città di De Magistris.

Per risolvere l’intricato caso, in questo paese ridicolo, sono scesi in campo il Nucleo Ambientale della Polizia Municipale di Napoli e la Guardia Costiera, in attesa forse dei RIS di Parma e dell’FBI. Caso risolto: la Vespa con cui Catello Buonocore si è tuffato dal molo di Mergellina è stata ritrovata a Napoli, in via Andrea d’Isernia. Presentava tracce di acqua, incredibile.

Il peggio è stato ovviamente la reazione mediatica, da più parti: quella cattocomunista (“Eccolo, il viziato Balotelli che spreca 2.000 euro mentre i migranti muoiono in mare”), quella vittimistico-napoletana (“Offende tutto un popolo”) e addirittura quella ambientalista per i danni arrecati al mare dalla Vespa. Meno rispetto a quelli di una qualsiasi delle barche a motore lì vicino… Non daremmo troppe colpe ai vituperati giornalisti sportivi, che si limitano a portare avanti le tesi che il loro pubblico tifoso dei grandi club vuole sentire: Balotelli deve maturare, ecco perché nessuno lo vuole, ha deluso Mancini, eccetera.

Peccato che Catello Buonocore non sia un passante di Mergellina che il ricco Balotelli ha offeso buttandogli in faccia 2.000 euro per scommessa, ma un suo amico, con il quale durante una visita a Napoli stava cazzeggiando. E l’amico, che seminudo ha mostrato una vaga somiglianza con Mino Raiola, è stato al gioco. Nessuna offensiva scommessa, quindi, ma solo risate e la Vespa recuperata all’istante, come lo stesso Buonocore ha con la faccia contrita (questa sì faceva ridere, perché non c’era niente di cui pentirsi) spiegato a Sky, chiedendo scusa ai napoletani, che evidentemente fanno gli offesi anche con altri napoletani.

Su tutto c’è la solita storia: un ragazzo sempre nel mirino, senza maglia e senza bandiera, forse senza una grande formazione scolastica (comunque Totti e Maldini ne hanno meno di lui e passano per padri della Patria) ma di animo buono e giocoso, capace di mettere un pietra sopra a drammi del passato (quando chiunque di noi la pietra l’avrebbe tirata addosso a quei personaggi) e a vivere la sua vita. Ha buttato via l’occasione di diventare il miglior calciatore italiano di tutti i tempi? Sì, da ben prima della Vespa in mare. Ma ha fatto relativamente male solo a sé stesso.

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