Lerner o Belpietro?

21 Maggio 2019 di Indiscreto

Sta scatenando un putiferio l’articolo scritto da Gad Lerner per Il Venerdì di Repubblica. In cui afferma che “i vari Paolo Del Debbio, Giuseppe Cruciani, Mario Giordano, Maurizio Belpietro, Vittorio Feltri più altri epigoni minori, non sono forse i Telesio Interlandi, Giovanni Preziosi, Giorgio Almirante, Julius Evola, ovvero i difensori della razza dell’Italia di oggi?”.

Un intervento in cui Lerner non nasconde l’odiosità delle liste di proscrizione, sostenendo poi che “il linguaggio e gli argomenti adoperati da quei propagandisti del razzismo italiano novecentesco sono uguali identici a quelli adoperati dai loro epigoni contemporanei”.

Ecco che non sono mancate le reazioni, come ad esempio quella di Maurizio Belpietro che su La Verità ha tra l’altro commentato come trattasi di un “un elenco a futura memoria, perché ci si ricordi di loro quando Matteo Salvini non sarà più in auge, come ovviamente l’editorialista della lotta di classe si augura. Io e i colleghi di altri giornali accostati a un elenco di scrittori e giornalisti che «si macchiarono di antisemitismo». Anzi definiti «i nuovi difensori della razza», anche se di razza credo che nessuno di noi (parlo per me, ma credo di poterlo fare a nome anche di qualche altro amico) abbia mai parlato o scritto. Credo ci sia poco altro da aggiungere alla faziosità di un tipo che si autodefinisce «Infedele»”.

Vi invitiamo quindi a leggere il testo completo di Gad Lerner e quello della risposta di Maurizio Belpietro, nonché il commento al vetriolo di Giampiero Mughini su Dagospia che afferma “Lerner invita a leggerlo riga per riga, parola per parola, nome per nome. L’ho fatto e ne sono rimasto allibito, allibito da tali porcate intellettuali degne di un semianalfabeta”, per poi votare il ‘Di qua o di là’ di oggi che mette a confronto due giornalisti italiani ma anche e soprattuto due modi pensare la società e le cose del mondo. Se fossimo sul sito di un grande giornale di informazione tutto si risolverebbe nel lettore di destra che vota Belpietro e in quello di sinistra che vota Lerner, per risultati vicini al 50%. Ma l’Uomo Indiscreto, liberale per costituzione, saprà andare oltre le maschere di Belpietro e di Lerner, andando a quello che rappresenta il nucleo del problema: è più fascista esprimere concetti di destra, più o meno estrema, o compilare liste di proscrizione? Belpietro o Lerner? 

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