Chi vincerà la Champions League?

18 Aprile 2019 di Indiscreto

Tottenham-Ajax e Barcellona-Liverpool, quindi. Metà dei verdetti dei quarti di Champions League è stata una sorpresa, stando alle quote e a ciò che pensavamo alla vigilia. Ma indipendentemente dalle sorprese di Champions e da quelle eventuali di Europa League ci sembra giusto ricordare il livello raggiunto dalle squadre inglesi in questo momento storico.

Un livello medio in rapporto agli altri paragonabile a quello di fine anni Settanta, inizio Ottanta, anche se tutto il contesto è cambiato (non c’era la Premier League, fra l’altro). Sei squadre complessivamente hanno raggiunto i quarti di finale di Champions e di Europa League, segnale che la Premier League ha iniziato a spendere bene i suoi soldi.

E soprattutto a dare importanza a ciò che esiste al di fuori di essa: il leggero declino mediatico di FA Cup e Coppa di Lega è evidente. Poi potranno anche vincere Barcellona e Napoli, ma il rendimento di spagnole e italiane si presta a poche discussioni. Senza contare il fatto che la terza coppa prossima ventura sembra studiata apposta per far crescere le seconde linee inglesi: uno sbocco europeo per Everton, West Ham, Leicester City, eccetera, la cui cilindrata finanziaria è tranquillamente paragonabile a quella delle italiane top (Juventus esclusa). Il rischio è quello di vedere in futuro tanti derby, anche se firmeremmo per averli tutti come quello tra il Manchester City di Pep Guardiola e il Tottenham di Mauricio Pochettino.

La favorita di Indiscreto è il Liverpool di Jurgen Klopp, il cui calcio verticale è la vera tendenza europea, come del resto ha capito anche il pur eliminato Guardiola. A dirla tutta, il guardiolismo da tiki taka con il portiere è ormai quasi soltanto un’ossessione italiana (non di Allegri, va detto). Mentre scriviamo queste righe la favorita dei bookmaker è però il Barcellona, che coppa in mano è dato a 2,50, mentre il Liverpool viene pagato 3,60. Più o meno le stesse quote, fra il 5,00 e il 6,00 a seconda degli operatori, per Tottenham e Ajax.

Ma cosa volevamo dire, al di là dei discorsi su scommesse e quote Champions league che possono ancora variare, avvicinandoci alla finale di Madrid del prossimo 1 giugno 2019? Una cosa sola: la lunga marcia europea del calcio inglese, a metà anni Ottanta disintegrato dalla notte dell’Heysel e per quasi tutti i Novanta tenuto basso dalla ricchezza dei top club di altre nazioni, è arrivata un punto importante, tenendo insieme i soldi del carrozzone Champions-UEFA con quelli domestici da campionato più televisivo del mondo. Gli inglesi sono quindi gli unici ad avere tutto da perdere dalla nascita di una superlega europea o da una molto più realistica SuperChampions con partite il fine settimana. Si batteranno quindi fino alla morte per valorizzare il loro prodotto, mentre i commentatori degli altri paesi discettano di campionato poco allenante.

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