Inter contro Icardi

2 Aprile 2019 di Indiscreto

Mauro Icardi convocato da Spalletti per Genoa-Inter di domani e subito titolare: non è la fine del caso Icardi, ma un nuovo inizio. Non fosse altro che perché l’attaccante argentino ha subito raccolto l’ostilità ufficiale della Curva Nord, contrariamente a quanto pensavamo noi (e soprattutto lui), convinti che la poco cordiale indifferenza nata ai tempi dell’autobiografia sarebbe durata fino a giugno. Ci siamo sbagliati, con tutta evidenza, e ci dispiace molto. In altre parole, i tifosi interisti presenti a Marassi dovrebbero essere compattamente contro di lui.

Che per preciso input della società sarà messo in campo da un allenatore che ha gestito la vicenda con mosse logiche, compattare lo spogliatoio contro il cattivo, e altre illogiche, come rovesciare il tavolo ogni volta che Marotta e… Moratti (è il caso di dirlo, vista come è stato messo in campo l’avvocato Nicoletti), erano vicini a una pace almeno di facciata. Il fatto che dopo il post Inter-Lazio le sue possibilità di rimanere allenatore dell’Inter siano diventate vicine allo zero, da poche che erano, non giustifica il vedere fantasmi ovunque. Per molto meno qualunque presidente italiano, senza arrivare a Zamparini, avrebbe cacciato Spalletti seduta stante.

In estrema sintesi, Icardi dovrà tirare fuori una grande prestazione dopo quasi due mesi di assenza agonistica (non gioca da Parma-Inter del 9 febbraio) e pochi giorni di allenamenti veri. Avendo contro dirigenti che lo vogliono vendere e non da oggi, l’allenatore, metà dei compagni, tre quarti del pubblico normale e il 90% della curva. Senza forzare troppo, si può dire che Icardi giochi per l’Inter ma anche in un certo senso contro quasi tutta l’Inter. C’è una certa pressione, ma finora Icardi ha saputo reggerla.

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