Marotta o Icardi?

11 Marzo 2019 di Indiscreto

Settimana decisiva per la ricomposizione della frattura fra Mauro Icardi e L’Inter: si dice sempre così, no? In realtà qualsiasi minuto potrebbe essere decisivo, dopo che venerdì scorso l’avvocato Nicoletti aveva proposto a Marotta una versione conciliante di Icardi. In sintesi: accetto di congelare la questione della fascia, ne riparleremo più avanti, e mi rendo disponibile a giocare solo dopo un comunicato buonista della società che chiuda la vicenda. In sostanza: andiamo avanti, fino a giugno accetto tutto, ma niente scuse anche perché (questo lo aggiungiamo noi, nella nostra miseria) con quasi nessun compagno ho problemi e con alcuni sono amicissimo (Nainggolan visto venerdì sera pimpantissimo a tifare per Scardina, Lautaro, Borja, Gagliardini). Linea confermata dalla moglie, davvero unico motivo per seguire Tiki Taka (Mediaset ci crede molto: da due trasmissioni settimanali a una, con inizio intorno a mezzanotte) al di là degli stivali da circonvallazione esterna, con palla rigettata dalla parte di Marotta.

Che non ha contribuito alla chiarezza, visto che prima di Inter-Spal ha chiamato alle armi anche uno Spalletti che sperava di starne fuori e che ogni giorno che passa si allontana sempre più da Icardi al di là della proprio convenienza (ieri chiunque, vedendo scaldarsi Ranocchia che poi è entrato per Miranda, ha pensato all’ennesima mossa della disperazione in attacco). Ma perché gli Icardi non si sono presentati a San Siro, visto che lo avevano fatto per Inter-Sampdoria quando la situazione era ben più tesa? Forse il timore di fare incontri sgraditi e gelidi al parcheggio, come quello con Zanetti, ma ci dicono anche l’ennesimo cattivo consiglio di cattivi consiglieri visto che a San Siro una battuta informale con Zhang, non si sa in quale lingua, avrebbe potuto contribuire al disgelo. Fra i ‘cattivi’ di sicuro non inseriremmo Nicoletti, messo in campo da un Moratti che a sua volta era stato messo in campo da Wanda ma che mesi fa aveva anche dato agli Zhang parere positivo su Marotta: ennesimo episodio surreale di una vicenda mal gestita.

Ma non era comunque questo che volevamo dire. Ci premeva soprattutto iniziare la settimana con un ‘Di qua o di là’ del genere Simply e di generare click, in attesa di analizzare il futuro di Allegri in base a un pallone che finisce sul palo invece che in fondo alla rete, o viceversa. La domanda è di quelle pesanti: Marotta o Icardi? Ma va anche al di là del merito della questione più dibattuta d’Italia e riguarda soprattutto la psicologia di chi segue il calcio. In assenza di responsabilità chiare, come in questo e in altri casi, ci si schiera con il giocatore o con il club soltanto in base a pregiudizi che possono anche essere politici ma che in realtà sono trasversali alle ideologie. Uno di destra può esaltarsi per il club che impone ordine e disciplina, ma anche per il campione che fa i propri interessi. Uno di sinistra può esaltarsi per la retorica del gruppo, ma anche per il giocatore che si ribella al sistema. Insomma, un ‘Di qua o di là’ piuttosto interessante e chiaramente ce lo diciamo da soli. Marotta o Icardi?

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