Forza Italia è finita?

30 Marzo 2019 di Indiscreto

La celebrazione dei 25 anni del clamoroso successo di Forza Italia alle elezioni politiche del 1994, che trascinò il Polo della Libertà (c’erano anche Alleanza Nazionale e Lega Nord) alla vittoria con quasi il 43% dei consensi, contro il 34 dei progressisti e il 16 del centro (PPI e Patto Segni), rende ancora più triste l’Assemblea Nazionale di Forza Italia che si sta tenendo a Roma, al Palazzo dei Congressi dell’EUR. Come seconda gamba del centro-destra sta crescendo Fratelli d’Italia, ma il punto non è nemmeno questo: il problema è che intorno a Silvio Berlusconi non c’è praticamente niente, se non persone miracolate da lui o mezze figure con un consenso e una visibilità mediatica minimi.

Per intuire la fine politica di Berlusconi e di Forza Italia basta confrontare chi c’era in posti chiave nel primo governo Berlusconi, anche al di fuori di Forza Italia, e chi c’è adesso vicino al leader. Risultato imbarazzante, pensando al 1994: Antonio Martino, Giuliano Ferrara, Alfredo Biondi, Giulio Tremonti, Lamberto Dini… In confronto al centro-destra di oggi sembra quasi un dream team liberale (dimenticando Previti). Colpa di Berlusconi, che come la maggior parte degli uomini di successo apprezza di più gli yes-man o al massimo i consiglieri nell’ombra. Ma al di là di questo, Berlusconi aveva 58 anni e adesso ne ha 83: con buona pace del politicamente corretto un vecchio ha meno energia e lucidità rispetto alla propria versione più giovane.

Il nostro ‘Di qua e di là’ è però strettamente politico: Berlusconi e Forza Italia sono finiti o hanno ancora una ragione di esistere, sia pure con percentuali modeste e con il loro europeismo improvvisato? O se vogliamo metterla diversamente: tutto ciò che è associabile al centro-destra è oggi rappresentato dalla Lega?

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