Prescrizione dopo il primo grado?

9 Novembre 2018 di Indiscreto

La nuova prescrizione è quindi rimandata al 2020, nella migliore delle ipotesi e dando per scontato (cosa che non è) che il governo Cinque Stelle-Lega duri ancora almeno un anno e resista quindi ai risultati delle Europee. Esulta il trasversale partito degli avvocati, con poche eccezioni, che sul piano concreto hanno nella prescrizione un ottimo alleato per gli interessi dei loro clienti (il tassametro deve girare per tutti, anche se qualche versione violata si offende). Fra l’altro i penalisti hanno annunciato quattro giorni di sciopero dal 20 al 23 novembre, con una futura manifestazione in difesa della Costituzione. Primo pensiero di ogni penalista, come è noto… Lo diciamo senza offesa, visto che anche noi giornalisti siamo spesso pagati (e ancora più spesso non pagati) da pregiudicati.

A rendere improbabile la riforma della prescrizione, nel senso di interromperla dopo il primo grado di giudizio, è il fatto che i leghisti (ma allora Berlusconi è ancora loro alleato?) abbiano ottenuto di legarla ad una riforma complessiva del processo penale, da attuarsi con una legge delega. Traduzione: un legge formulata dal governo in carica, chiaramente su delega delle Camere. Detto che la eventuale, eventualissima, riforma della prescrizione si applicherebbe soltanto ai reati commessi dal 2020 in poi, con Salvini che oltretutto vuole escludere quelli contro la pubblica amministrazione, rimane il merito della questione. Che non è soltanto materia da avvocati o per chi ha la sfortuna di rimanere impigliato nella rete della giustizia (solo con Indiscreto tre querele, tutte finite in niente ma rovinose come perdita di tempo e di soldi, mentre le diffide le stracciamo gratis), ma riguarda tutti noi. Perché bisogna sì limitare le furbate degli imputati, ma certo non è giusto che un processo duri all’infinito rovinando le vite non soltanto degli eventuali colpevoli.

Il ‘Di qua o di là’ è uno strumento pop e quindi la domanda è diretta: è giusto che dopo il primo grado di giudizio, qualsiasi sia il giudizio, la prescrizione riparta da zero e i tempi diventino quindi mediamente più lunghi?

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