NBA solo all’ultimo quarto, aveva ragione Maurizio Mosca

11 Ottobre 2018 di Indiscreto

Della pallacanestro e in particolare della NBA di stagione regolare (quella 2018-19 inizia martedì prossimo) si possono guardare anche soltanto gli ultimi minuti di partita, tanto quasi tutto ciò che li precede è spesso inutile e buono solo per le statistiche. Quante volte ci siamo arrabbiati ascoltando discorsi del genere da parte di quelli che ‘Vale di più un cross di Roccotelli di tutto il campionato di basket?’ (varie attribuzioni di paternità, la più credibile è Guido Lajolo). Eppure anche noi appassionati, dopo decenni di retorica sui grandi ‘parziali’, sappiamo che il discorso è fondato per tante ragioni, non ultime il marketing e il metro arbitrale a seconda che si sia avanti o dietro nel punteggio. Questa bolsa premessa per arrivare ad una notizia che sembra presa direttamente da Lercio ma che invece abbiamo letto sul sito di Sports Illustrated e che poi è diventata ufficiale: la NBA prevederà per il pubblico statunitense la possibilità con il suo League Pass di acquistare anche solo i quarti quarti delle partite che sono fuori dall’abbonamento principale.

In pratica per 1,99 dollari si potrà vedere il quarto quarto della partita con tutti i device previsti, dallo smartphone al computer. Partita che vista per intero costerebbe 6,99 dollari, a parte qualcuna con sconti particolari. Il commissioner NBA Adam Silver ha spiegato chiaramente che si tratta di una scelta per persone con poco tempo a disposizione, ma è chiaro che non poteva dire che tre quarti del prodotto sono spesso inguardabili in una logica puramente sportiva, vedendo la pallacanestro come un gioco competitivo e non come un circo. Chiaramente un medio cultore della NBA avrebbe convenienza ad acquistare il League Pass completo da 200 dollari (per noi in Italia 169,99 euro), andando in pari quindi con 28 partite e rotti, o nel caso fosse tifoso a prendere quello per singola squadra da 120 dollari (per noi 89,99 euro). Il punto non è comunque la convenienza o l’essere, in una logica italiana, già abbonati a Sky Sport (il canale NBA è decisamente uno dei motivi che ci impediscono di disdire l’abbonamento), ma il fatto che si ufficializzi ciò che tutti sanno, cioè che una partita di pallacanestro si può anche vedere per la coda. Cosa che non si può dire invece nemmeno della più insulsa partita di calcio, dove il peso specifico di un episodio anche al primo minuto può determinare tutto il resto.

Di sicuro rimane immortale il Maurizio Mosca che non riusciva a capire come ci si potesse entusiasmare per gli alti punteggi della pallacanestro, che rendevano e rendono sterili le discussioni sul singolo episodio. Dopo la famosa invettiva contro la pallavolo ‘sport per cretini’ il punto sulla pallacanestro: “Mi piacciono solo gli ultimi cinque minuti, perché il resto non esiste”.

 

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