Con Spalletti il miglior Totti

10 Ottobre 2018 di Indiscreto

L’autobiografia di Francesco Totti, ‘Un capitano’, non brilla per retroscena e verve, ma dal punto di vista giornalistico ha avuto il merito di riaccendere le ormai antiche polemiche con Luciano Spalletti, uno dei pochi esseri umani non invitati alla presentazione del libro al Colosseo. In realtà anche a mente fredda sembrano normali questioni, parliamo della seconda incarnazione romanista di Spalletti, fra un giocatore finito, ormai ingombrante icona locale, e un allenatore al quale il club aveva dato il mandato di andare oltre Totti. Senza dimenticare che l’ultima partita di Spalletti con la Roma è stata anche l’ultima apparizione giallorossa per Totti. Ma al netto delle antipatie personali, chi è stato l’allenatore con cui si è visto il miglior Totti? Risposta semplice: Spalletti.

Da notare che Totti è stato allenato da Spalletti dai suoi 29 anni ai 33, poi dai 39 e mezzo ai 41. Non certo i periodi migliori, in generale, nella vita di un calciatore. Ecco, con Spalletti sono arrivati per Totti e da Totti 98 gol e 51 assist a beneficio della Roma in 13.674 minuti totali: significa una giocata decisiva, per gli attaccanti questi ragionamenti grezzi hanno un senso, ogni 91 minuti. In altre parole, il Totti in versione Spalletti ha segnato o fatto segnare un gol a partita. Le statistiche vanno integrate con l’osservazione e si riferiscono a versioni della Roma che tutti ricordiamo: con il primo Spalletti giallorosso Totti ha molto spesso giocato da centravanti arretrato, alla Hidegkuti (falso nueve, per i bimbiminkia dello storytelling), per se stesso ma anche per favorire gli inserimenti dei Perrotta, dei Taddei e dei Mancini della situazione. Senza dimenticare Vucinic, Giuly, Julio Baptista, eccetera… Insomma, un grande Totti che predicava calcio circondato da una serie di mezzi giocatori (mezzi ad alto livello, chiaramente).

Con Capello, per citare un’altra versione di lusso di Totti, il giocatore più forte nella storia della Roma giocava regolarmente alle spalle di una o due punte (Batistuta e Delvecchio, per dire, con Montella come alternativa): in queste cinque stagioni, dai suoi 23 ai suoi 28 anni, quindi il massimo dello splendore per un atleta, e in un numero di partite molto simile, Totti ha segnato 76 gol (e ci sta, visto che era più lontano dalla porta) e dato però soltanto 10 assist. Essendo i minuti capelliani 14.609, significa che con Capello le giocate decisive sono state una ogni 169 minuti. I numeri dicono che come incidenza sulle partite il Totti allenato da Spelletti valeva quasi il doppio di quello guidato da Capello, pur essendo più vecchio.

Curioso osservare che con un allenatore amatissimo da Totti, come Zeman, le giocate decisive siano state una ogni 166 minuti. E peggio ancora era andata con Mazzone, una ogni 325. Mentre molto meglio le cose sono andate con Rudi Garcia (una giocata pesante ogni 113 minuti) e Ranieri (una ogni 108). Insomma, con Spalletti si è visto il miglior Totti e con Totti il miglior Spalletti, anche se a nessuno dei due piacerà ammetterlo. Un’ulteriore prova che non serve essere amici per lavorare bene insieme.

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