Padre Pio, santo o impostore?

23 Settembre 2018 di Indiscreto

Esattamente 50 anni fa moriva Padre Pio e la ricorrenza non lascia indifferenti i milioni di italiani che gli sono devoti o comunque in un momento particolare della loro vita si sono rivolti a lui attraverso preghiere o invocazioni. La curiosità è che la data coincide quasi esattamente, questione di pochi giorni, con il centenario delle prime stimmate comparse sul corpo del frate di Pietrelcina (Benevento), che visse quasi tutta la sua esistenza a San Giovanni Rotondo lasciando un’eredità turistica e di assistenza ospedaliera non trascurabile neppure da chi non crede in niente.

La discussione sulla santità di Padre Pio deve necessariamente partire dall’ufficialità della Chiesa, che lo fece santo sotto il pontificato di Giovanni Paolo II (beato nel 1999, santo nel 2002). Wojtyla non ci sembra il prototipo del credulone, come del resto nessun Papa, ma con Padre Pio (all’anagrafe Francesco Forgione) aveva qualche trascorso: prima di tutto lo aveva incontrato in diverse occasioni quando era ancora (il futuro Papa polacco) l’astro nascente del cattolicesimo, inoltre gli aveva chiesto di pregare per una persona a lui cara, con tanto di guarigione miracolosa avvenuta e verificata. Di sicuro fu il primo Pontefice dichiaratamente pro-Padre Pio, che metà del suo sacerdozio l’aveva vissuta in contrasto con la gerarchia eccelesiastica. Oggi si direbbe che Wojtyla sapeva parlare alla pancia del Paese.

E veniamo a noi, che non crediamo in niente e proprio per questo siamo portati a credere a tutto. La premessa ‘Con tutto il rispetto per i credenti’ di solito non ci piace perché il mondo è pieno di ideologie e religioni da non rispettare, quindi senza giri di parole proponiamo un ‘Di qua o di là’ su un uomo che non è il santo italiano più importante della storia ma che di sicuro è il più famoso, il più popolare, quello concretamente invocato dalle persone in difficoltà (quelle che stanno bene di solito fanno i weekend o guardano la Champions League). Nella peggiore delle ipotesi, quella della suggestione e dell’impostura, un uomo di grande carisma che su chi credeva in lui aveva un effetto a volte positivo. Nella migliore, quella della santità, un uomo eccezionale che dava concretezza alla predicazione cristiana. Comunque lo si giudichi, un personaggio inquietante anche per la sua percezione dell’esistenza del Demonio, del Maligno, di Satana, o come lo vogliamo chiamare.

Spesso malato, con febbri altissime e deliri, in qualche modo subì la sua fama ed entrò nel mirino del Sant’Uffizio (precedentemente conosciuto come Inquisizione) ma anche della parte di Chiesa più razionale: un suo grande antipatizzante fu padre Agostino Gemelli, che lo considerava, senza mezzi termini, uno psicopatico autolesionista. Inviso a diversi papi, su tutti Pio XI (ma nemmeno Giovanni XXIII lo amava) e in generale alla gerarchia ecclesiastica, Padre Pio aveva dalla sua lo stile di vita sobrio ed il fatto che non facesse autopromozione, visto che il suo mito era stato creato dalle stesse persone guarite. In definitiva la storicizzazione della figura di Padre Pio non si può quindi ridurre al dibattito scientifico sulle stimmate, pur interessante, ma riguarda l’importanza di manifestazioni concrete di soprannaturalità nelle religioni, non solo in quelle rivelate. Tornando al nostro ‘Qua o di là’, diciamo che è dichiaratamente fra sostenitori delle tesi di di Giovanni Paolo II e quelle di padre Gemelli: Padre Pio santo o impostore? Abbiamo anche aggiunto due risposte a quelle di solito possibili, vista la materia.

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