Italia-Polonia 1-1, le pagelle da Chiesa a Balotelli

7 Settembre 2018 di Budrieri

Pagelle a caldissimo di Italia-Polonia, vista al Champions Pub mentre Paolo-Wang mi preparava un frappuccino dei suoi (il latte deve essere scaduto da almeno tre mesi, questo il segreto) e gli spacciatori maghrebini cercavano di capire se devono fare o no le vaccinazioni (sono tutti ufficialmente minorenni, li hanno iscritti alle elementari). Magari rivedendo la partita farei altre considerazioni, però chi ha voglia di rivedere questa partita? Nessuno può avere una vita così triste, nemmeno io. Le scrivo un po’ di corsa, come farebbe un giornalista, perché mi sta aspettando la mia bella famiglia.

Chiesa 7 – Ha qualcosa di notevole dentro, oltre che fuori, una cattiveria agonistica che lo accende all’istante. In una squadra più forte sarebbe una bella arma tattica, nell’Italia dovrebbe giocare dal primo minuto.

Chiellini e Bonucci 6,5 – L’assenza del centrocampo li ha costretti a fronteggiare Lewandowski e compagni con la faccia già verso la porta, ma quasi sempre se la sono cavata. Il punto è che la Nations League frega a pochi, se non metti Caldara e Romagnoli in questo torneino quando li metti?

Bernardeschi 6,5 – Il più ispirato e il più concreto fra i pochi azzurri con una dimensione tecnica decente, ma proprio come nella Juventus si spegne dopo un tempo. Ho paura che lui e Chiesa insieme ne facciano uno.

Donnarumma 6,5 – Una grande parata a freddo su Zielinski, incolpevole poi sul gol e per il resto partita liscia. Dà però la sensazione di non comandare la difesa e di avere perso qualche sicurezza. Nessuno sano di mente può però pensare che al Mondiale 2022 il nostro portiere sia un altro.

Jorginho 6 – Personalità sul rigore ma per il resto una regia superficiale e imprecisa, inferiore ai suoi standard. Bravo però a limitare uno Zielinski scatenato.

Belotti 6 – Ha fisico e voglia, per essere meglio del Balotelli minore di oggi bastano e avanzano.

Mancini 5,5 – Sbaglia la scelta di Balotelli, perde la scommessa Biraghi e viene tradito dai tre centrocampisti, tutti insufficienti. Ma una squadra, per quanto mediocre, pare ci sia.

Zappacosta 5 – Si propone in continuazione, ma sbaglia troppo e dalla sua parte si aprono voragini.

Insigne 5 – Niente di nuovo, in campo internazionale. Sempre anonimo, sempre leggero, sempre rientrando sul destro per l’inutile cross a mezza altezza. Come Hazard? Non scherziamo.

Bonaventura 5 – Invisibile, poco meglio di Pellegrini. Lontano dalla porta è un centrocampista come mille altri.

Gagliardini 5 – Qualche pallone recuperato, ma pochissima qualità e zero iniziative.

Biraghi 5 – Ha ottimi tempi di inserimento, ma non azzecca nemmeno un cross su cento. Timido anche nella fase difensiva. Poi in panchina non c’è Marcelo, chiaramente.

Pellegrini 4 – Il peggiore di un brutto centrocampo, che però sulla carta non era così brutto e potrebbe avere un futuro. Timido anche negli inserimenti che dovrebbero essere il suo marchio di fabbrica.

Balotelli 4 – In condizioni fisiche imbarazzanti, a occhio sovrappeso, e anche lievemente infortunato, Mancini lo manda allo sbaraglio e lui ci mette del suo con l’atteggiamento. La peggiore delle sue 36 partite in Nazionale.

Share this article