Le prime partite di Nations League hanno confermato la crisi del calcio italiano, se per calcio italiano intendiamo quello giocato dagli italiani. E nel desolante panorama della Nazionale attuale spiccano tra i calciatori più deludenti quelli provenienti dal settore giovanile dell’Atalanta. Eppure molti degli editoriali di questi tempi grami sono pieni di “Ah, se anche le altre squadre italiane avessero un settore giovanile come quello dell’Atalanta…” e “Il settore giovanile dell’Atalanta è tra i migliori al mondo”: fra i grandi mantra del calcio italiano le lodi al vivaio bergamasco occupano un posto d’onore. Verità o luogo comune?
Che il settore giovanile orobico sia fra le varie classi di età tra i più vincenti (anche se non conquista lo scudetto Primavera dal 1998) è un dato oggettivo, così come il fatto che i calciatori del suo vivaio vengano spesso annoverati tra i più promettenti: basta vedere a quanto vengono venduti per capire la considerazione di cui godono. Tuttavia è dai tempi di Roberto Donadoni che nessuno di questi talenti abbia mantenuto poi le promesse-premesse ad alto livello. Diversi buoni professionisti, ma pochi da convocazione nella Nazionale maggiore e nessuno definibile un campione. Un dato su tutti: l’ala del grande Milan di Sacchi è stato l’unico giocatore del vivaio nerazzurro ad aver disputato un Mondiale nel periodo più recente (dal 1990 al 2006) in cui la Nazionale italiana poteva essere annoverata tra le migliori al mondo.
Morfeo, Gabbiadini, Montolivo, Gagliardini, Baselli, Donati, giusto per citarne alcuni, si son rivelati tutt’al più giocatori normali, con al massimo qualche buona stagione in club di medio livello come accadde a Pazzini nella Samp e a Montolivo alla Fiorentina (al Milan invece può ambire alla top 10 dei più insultati di sempre), per non parlare di uno come Pinardi che pareva destinato a diventare un fenomeno e invece… La stessa Atalanta attuale, nell’inedita dimensione europea, ha avuto tra i titolari solo un giocatore proveniente dal vivaio: Caldara. Se la spiegazione della mancanza di “personalità” pare – anche statisticamente – davvero ardita, quale può essere allora una valida?
Guardando le partite Primavera l’impressione è che questi giocatori, negli anni dello sviluppo, godano di un importante vantaggio fisico sui coetanei (che li fa anche sembrare tecnicamente migliori) che poi vanno a perdere una volta varcata la soglia dei 22-23 anni. Beppe Signori, uno degli attaccanti più forti nella storia del calcio italiano, pur essendo nato a 3 km da Bergamo, non è mai stato scelto dall’Atalanta. Troppo gracile. Stessa sorte è toccata ad Andrea Belotti, adesso uno dei migliori attaccanti della Serie A, ma adolescente che non faceva prevedere lo sviluppo fisico che poi avrebbe avuto (infatti scartato dall’Atalanta ripiegò sull’Albinoleffe). Questa del fisico superiore ai pari età è solo una spiegazione delle mediocri carriere ‘adulte’ di molti atalantini, ce ne possono senz’altro essere altre. Fra queste che oggi i settori giovanili di quasi tutta Italia non sono tenuti in piedi per fornire giocatori, almeno di fascia bassa, alla prima squadra, ma soltanto per creare plusvalenze. Tornando alla Nazionale, la considerazione è una: lavorare bene sul settore giovanile (e in pochi lo fanno, oltretutto) non significa automaticamente produrre giocatori da Italia, se questi giovani promettenti non hanno uno sbocco in serie A.
Il grande bluff dei giovani dell'Atalanta,
Leonto
13 Settembre 2018 at 12:30Comunque mi ricordo di Vieri a Ravenna e Venezia , inguardabilissimo
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 12:47Anche al Milan, inguardabilissimo.
ricca
13 Settembre 2018 at 12:333 pt di penalizzazione per il chievo
simone colzani
13 Settembre 2018 at 12:35Belotti di qua e Belotti di là: in Italia uno dei bomber più prolifici (ancor oggi da studiare nelle Università) è Pippo Inzaghi. Tecnicamente non valeva 1/10 di suo fratello Simone, ma in quanto ad abnegazione poteva spostare le montagne. Magari per i prossimi 10 anni segna più di Signori (personalmente lo spero, visto che l’ho comprato al Fantacalcio 🙂 )
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 12:36“Comunque mi ricordo di Vieri a Ravenna e Venezia , inguardabilissimo”
Con un 19enne gobbo che dopo averlo visto all’opera a cremona in under 21 sentenziò
“chesto chi el fara gnanca en gol”
Direi che Belotti può stare tranquillo e farà un carrierone
🙂
Leonto
13 Settembre 2018 at 12:40Ma proprio un paracarro paracarro eh
Peraltro anche su di lui ho sentito che comunque era uno che si faceva il mazzo per migliorarsi
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 12:38ricca è talmente contento della penalizzazione che ha sbagliato muro….
🙂
ricca
13 Settembre 2018 at 12:41Gobbo 🙂
sì tutto ciò che può aiutare a mandare il chievo in B è ben accolto ma non capisco tanto la sanzione: al cesena,che era la controparte nel giro di plusvalenze fittizie, 15 pt di penalizzazione e al chievo solo 3? boh..
Ps: ottimi i 200.000 euro di multa 😛
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 12:44ricca
pensa che c’è chi non ha nemmeno preso punti di penalizzazione
🙂
Andrea87
13 Settembre 2018 at 12:56vabbè, ora comincia il valzer dei ricorsi… finirà a 0 o a -1. L’importante è che il Chievo scenda di riffa (sul campo) o di raffa (per fallimento).
certo, se la A fosse governata da uomini sagaci e non da gente che non sa cosa mangia per pranzo, si potrebbe “malpensare” che sia stata la Lega a commissionare la B a 19 come scusa per tornare a 18…
tiziamal
13 Settembre 2018 at 13:32Flash veloci
– vieri: a me é sempre sembrato buono fino dai tempi dell under 21
– inzaghi: uno dei calciatori che (qualunque maglia indossasse) ho in assoluto piu detestato
– morfeo: il mio pallino per tutti gli.anni delle superiori
– piu uno in automatico a cydella solo per aver parlato bene di max guidetti
Andrea Ferrari
13 Settembre 2018 at 14:08Kessie prodotto del settore giovanile atalantino comunque non si può sentire …
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 14:22Ferrari
infatti ho detto “se vogliamo considerarlo ecc,..ecc”
togliamolo pure,ma il succo del discorso per me non cambia
boemico
13 Settembre 2018 at 14:54Morfeo giocatore feticcio, uno goduria per gli occhi e i sensi, dal vivo, poi, veramente uno spettacolo.
Ma che avrebbe potuto fare la carriera di Totti è un sogno che manco sua madre avrebbe potuto legittimamente cullare.
Andrea87
13 Settembre 2018 at 15:03Mimmo Morfeo me lo ricordo ala sinistra nella seconda Inter di Cuper (estate 2002), cross dal fondo e gol di Recoba di testa (!!!) per il 2-0 che chiude il preliminare Inter-Sporting in cui esordì un giovanissimo Cristiano Ronaldo… proprio per l’eccezionalità del gesto, forse l’unico gol di testa che abbia mai fatto il Chino, Scarpini lo rinominò Harry Potter!
Merdmann
13 Settembre 2018 at 16:45CR28 quella partita non la giocò (non era nemmeno in panchina), giocò mezz’ora di quella a Lisbona
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 15:33boemico
“Ma che avrebbe potuto fare la carriera di Totti è un sogno che manco sua madre avrebbe potuto legittimamente cullare.”
ai tempi dell’Under 15 (parliamo del 91) quei 3 (totti ,pirri e morfeo) partivano alla pari. Non lo dico io,ma lo dice Vatta,che magari può sbagliare ma di sicuro qualcosina di giovani calciatori capiva
E proprio loro 3 sono la dimostrazione che pur partendo da una base di talento pazzesca,non ti devi mai fermare. Totti è sempre cresciuto,gli altri no.
Anche fisicamente : basta vedere le foto dei 3 all’epoca,e 10 anni dopo.
cydella
13 Settembre 2018 at 15:48Pirri a 18 anni era alto e grosso come me alle medie. Per quanto forte calcisticamente, uno gnomo di 20 kg aveva ben poche speranze di sfondare.
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 15:42Questione di carrozzeria, cioè di fisico e atletismo, che Totti aveva (magari in nuce) e Morfeo no. Per tacere poi dell’elfo Pirri.
tiziamal
13 Settembre 2018 at 15:53una cosa che mi lascia perplesso é, che ancora a livello under 21, é rimasta una continuita (anche se l´ultima vittoria é datata 2006) di rendimento medio alta
euro 07: quinta dopo lo spareggio che qualificava ai giochi olimpici
euro 09: semifinalista, eliminata in semi dalla germania presa a pallata che vincera poi la finale e con diversi elementi che faranno ottima carriera
euro 13: seconda
euro 15: qualificata alla fase finale ad 8 ed eliminata a causa di a) suicidio contro la svezia (rimontati in in 11 contro 10) b) il biscotto svezia-portogallo
euro 17: semifinalista
Andrea87
13 Settembre 2018 at 16:22ultima vittoria 2003 (toh, 2004 col bronzo olimpico)
Andrea87
13 Settembre 2018 at 16:51EDIT: 2004, quell’anno c’erano ancora gli Europei U21 negli anni pari…
Merdmann
13 Settembre 2018 at 16:59Si, quella fu l’edizione in cui noi togliemmo Gilardino alla squadra che fece gli europei per battere il portogallo che invece lasciò CR17 alla nazionale maggiore.
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 15:54Rossi
Guarda che le differenze a quell’eta erano minime
Alessio sara 2-3 cm piu basso di totti,che pero poi ha “costruito” un fisico che gli ha consentito di reggere.
Molto ha fatto la testa:alessio si e accontentato ,totti no.
Uno ha trovato un allenatore che gli ha fatto la guerra e una societa che l’ha abbandonato e non ha fatto niente per farsi aiutare , l’altro Mazzone e Zeman e una societa che l’hanno aiutato.
Bravo Totti e stupidi gli altri.
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 16:03Totti ha trovato pure il mago galbusera che voleva spedirlo in prestito per prendere Litmanen.
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 15:57Pirri a 18 anni ha fatto ammattire la difesa del Milan campione d’europa.
Con un’altra testa (sarebbe bastata quella del fratello), con un altro supporto (societa,procuratore) il fisico non sarebbe stato un problema
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 16:04Per prendere un altro esempio..Pirlo non era molto diverso fisicamente da Alessio eh.
Volendo il gap fisico si sarebbe potuto colmare in qualche modo.
Magari arretrando come Pirlo :infatti per farli convivere in nazionale quello che veniva arretrato di piu era Pirri ,che poi venne mandato coi 74-75 visto che era il piu vecchio dei 3 (gennaio 76)
cydella
13 Settembre 2018 at 16:10Pirri era guizzante e aveva i tempi dell’ultimo passaggio, cosa che Pirlo non aveva tanto. L’arretramento di Pirlo è stata una magata, quindi sperare in 2 magate mi pare troppo. Arretrare Pirri sarebbe come arretrare Maradona.
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 16:10Rossi
Appunto. Anche totti ebbe dei problemi.
Ebbe supporto dalla societa e probabilmente li affronto in un certa maniera.
Pirri ne uno ne l’altro (ed e sicuramente una sua colpa).
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 16:11Io fisicamente lo ricordo come un Giovinco/Benny Carbone, o anche Zola (che però era un vero mostro), Pirlo aveva ben altra carrozzeria e cilindrata.
cydella
13 Settembre 2018 at 16:37Un Giovinco ancora più leggerino e neanche corazzato col baricentro basso.
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 16:15Cyd
Ovvio..non erano uguali,ma guarda che il pirlo 15enne non era molto diverso dal pirri 15 enne come tipo di giocatore.
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 16:17Rossi
Appunto. Se ce l’ha fatta benny carbone a giocare stabilmente in A con quel fisico ,ce la poteva fare anche Alessio.
Che aveva molta piu classe
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 16:23Sul giocare stabilmente in a non discuto, semmai discuto sulle potenzialità in zona Totti, visto che è stato tirato in ballo menzionando Vatta.
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 16:28Rossi
A livello di potenzialita a 15 anni (e sottolineo a 15 anni) eravamo li.
Gia a 19 era diversa la faccenda. Ma c’era ancora tempo e modo per recuperare
Campatelli
13 Settembre 2018 at 16:35“Il Mourinho dei poveri Stramaccioni, che aveva vinto la NexGen Cup, pareva il Messia a Udine. Ho spiato qualche suo allenamento e mi è tornato in mente Lino Banfi…”
Simone Colzani, se sono riferibili, ti pregherei di riportare alcuni particolari, sono curioso..
Se penso a Stramaccioni, oltre all’infinita nella seppur breve carriera, serie di esoneri, mi viene in mente l’espressione inqualificabile del volto che ebbe la sera in cui, mi pare proprio in occasione di quel famoso Juve Inter 1-3, Mondonico gli fece notare che l’Inter aveva giocato da provinciale..(e nella mente di Mondonico quello voleva essere di sicuro un complimento e non un’offesa), ma il signorino se la prese a morte.
Ovviamente alla fine di quella stagione, Inter a 2000 punti dalla testa e Stramaccioni puntualmente cacciato.
Non posto il video altrimenti il commento poi va in moderazione, ma potete trovarlo.
Oh e qualche malato di mente continua ancora a chiamarlo.
Invece sarebbe perfetto Stramaccioni come seconda voce in tv, un genio, ma solo della teoria.
Andrea87
13 Settembre 2018 at 16:43quella sera non gli avevano dato dello spavaldo perchè si era presentato in casa gobba col 343 (e pronti via si ritrovò sotto 1-0 per un gol in fuorigioco chilometrico di vidal)?
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 16:55Spensierato, disse Marotta prima della partita. E lui se la prese parecchio, manco gli avesse dato del coglione. L’episodio con Mondonico riguarda un’altra partita.
Andrea87
13 Settembre 2018 at 17:02poi qualcuno mi spiegherà a che serve l’immancabile intervista prepartita a Polifemo (ma anche a qualunque altro DS) trasmessa in mondovisione, se non quella di farti salire il nazismo…
simone colzani
14 Settembre 2018 at 13:12@Campatelli
Alcuni sono poco pubblicabili, però, secondo la vox populi di allora, la formazione la facevano Di Natale (capitano) e Giaretta (ds), perchè un esonero sarebbe costato troppo. Tieni presente che in attacco furono costretti a farsi prestare Zapata, vista l’esiguità del budget per la punta di peso. Ai tempi Pozzo aveva stretto pesantemente i cordoni della borsa (non che ora vada meglio, anzi).
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 16:40No,non era piu leggerino
Si,non aveva il baricentro basso
Tutte cose superabili col talento. Ad essersi impegnati per superarle
Campatelli
13 Settembre 2018 at 16:40“Incubo Stramaccioni allo Sparta Praga: i tifosi non lo vogliono più e ora anche la dirigenza sta pensando all’esonero. Il quinto posto in campionato a 18 punti dalla vetta del Viktoria Plzen e l’eliminazione dalla Coppa di lega condannano il tecnico italiano. Continua la contestazione degli ultras cechi che, dopo lo striscione “Arrivederci” di due mesi fa, hanno regalato a Strama un biglietto aereo di solo andata per l’Italia. Venerdì, infatti, una delegazione di 10 persone ha raggiunto il tecnico per consegnargli una maglia speciale e la carta d’imbarco. ”
10 dicembre 2017 ahhaahahhahaahahhahahahaaha
Esonerato per disperazione poi agli inizi di marzo…ma solo perché in quelle zone fanno una sosta lunga 2 mesi, quindi a gennaio e febbraio non hanno giocato.
Andrea87
13 Settembre 2018 at 16:54a proposito di allenatorucoli… per non dimenticare!
Merdmann
13 Settembre 2018 at 16:57Per “allenatorucolo” quale intendi dei due? 😀
Andrea87
13 Settembre 2018 at 16:59direi entrambi: uno arrivò nono con baggio, l’altro ha allenato anche l’u21…
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 16:58Maifredi qualcosa a Bulagna ha combinato, Ferrara lo stiamo ancora aspettando.
Merdmann
13 Settembre 2018 at 17:00..però ha fatto sudare la Juve…
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 17:01Di Strama ricordo la furbesca imitazione di Cassano, che gli servì per far sapere a tutti che Sneider lo riteneva un fenomeno.
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 17:12Paradossalmente ritengo che l’esperienza alla giuve non serva per giudicare Maifredi
Che aveva Baggio ,ma più di mezza squadra che giocava contro (e pure la società)
Colpo di culo a Bologna e poi ha vissuto di rendita. Tuttora mi fa morire dal ridere quando gli fanno la solita intervista di rito sul Brescia in qualità di esperto di non si sa che cosa.
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 17:29Beh botta di culo, in tre anni dalla b alla zona uefa, hai detto sega. Poi più nulla in effetti, come mastro righetto più o meno.
Dane
13 Settembre 2018 at 17:16Rossi: il Mago Galbusera, in quanto mago, aveva già previsto quale sarebbe stato il limite che tutti oggi riconosciamo in Totti…
Andrea Ferrari: Piola, Meazza, Boniperti, Mazzola, Anastasi, Boninsegna, Riva, Bettega, Rossi, Pruzzo. Per fermarmi a 10 nomi sparati a caso non sono riuscito ad andare oltre gli anni 80.
Mi diresti quale di questi nomi toglieresti per infilarci il pur bravo Signori?!
Andrea87
13 Settembre 2018 at 17:22innanzitutto scegli il ruolo: Centravanti, seconda punta… o ala sinistra?
Krug
13 Settembre 2018 at 17:27Li lascerei al loro posto però non vedo Beppe Signori così lontano da Anastasi e Pruzzo; fermo restando che parliamo di giocatori con caratteristiche completamente diverse che hanno giocato in epoche completamente diverse.
Ovviamente è la mia opinione suffragata dal nulla quindi vale quanto vale.
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 17:34Anastasi senz’altro, se posso intromettermi. Avessi messo Puliciclone magari potevo avere dei dubbi. Mazzola non era una punta pura, e con Pruzzo Signori potrebbe giocarsela, e forse pure con Bonimba.
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 17:42Ci sarebbero anche Giordano, Chinaglia, il Graziani era Toro, Altobelli, Savoldi, e poi a seguire Vieri, Inzaghi, Vialli, Montella. Nei fifteen penso che Signori possa starci, ma vado anche io a spanne. Certo, pure Prati per quel poco che è durato è stato notevole.
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 17:47“Poi più nulla in effetti, come mastro righetto più o meno”
Appunto. Botta di culo…vincere negli anni in cui bastava giocare a zona per essere fighi
the31matrix
13 Settembre 2018 at 17:49Mago Galbusera è bellissima 😂
Gobbo ma sbaglio o mi pare di aver letto una rivalutazione di Zeman? O è stato un refuso? 😛
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 17:55Matrix
No no..ma l’avevo gia detto.
Zeman ha aiutato totti ad allenarsi in un certo modo ,facendolo giocare sempre seppur fuori ruolo (limitandolo quindi calcisticamente)
Poi per fortuna della roma l’hanno cacciato e totti e tornato in mezzo al campo
the31matrix
13 Settembre 2018 at 17:58Ah ok ora è più chiaro. Temevo ti avessero hackerato 😀
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 18:01No no..tranquillo…
Mica ho detto che l’ha valorizzato e che in fin dei conti anche partendo da sinistra…bla bla bla
Dane
13 Settembre 2018 at 18:13Andrea87: si è detto TopTenAttaccanti, punto.
Rossi: Pulici l’ho pensato perché volevo trollare con una Top15 ma la sua carriera non è stata a livello di Anastasi, nè a livello di quantità nè a livello di qualità. Mazzola era punta pura eccome tranne che nella sua mente e in quella di Brera quando aveva voglia di trollare. Su Pruzzo e Bonimba stai evidentemente scherzando…
Krug: poche materie sono opinabili come il calcio, magari è la mia opinione che non vale nulla visto che con tutto il rispetto fatico a ricordarmi quel Gerd Müller con la mobilità di Rumenigge e i piedi di Rivera che fra un po’ mi si farà passare…
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 18:17Io sugli attaccanti e meglio che stia zitto…
🙂
Dane
13 Settembre 2018 at 18:28Lo sappiamo, per te o sei Dezotti o sei un brocco…
Krug
13 Settembre 2018 at 18:28Dane per me non è un “Gerd Müller con la mobilità di Rumenigge e i piedi di Rivera” ma un gran giocatore sì, nettamente superiore a quasi tutti i giocatori usciti dal vivaio atalantino negli ultimi 30 anni (perchè il discorso partiva da lì).
Sul fatto che non abbia avuto la carriera di Anastasi siamo d’accordo, resta il fatto che Anastasi giocava in una Juve che praticamente non aveva rivali e questo per me incide parecchio; quando lo scambiarono con Bonimba quest’ultimo, più vecchio di 5 anni, continuò a segnare, Anastasi sparì.
Su Pruzzo per me il discorso è analogo, era il terminale offensivo di una squadra costruita in maniera mirabile e formata da giocatori di una classe sublime; non so se in altri contesti avrebbe reso tanto.
Dane
13 Settembre 2018 at 18:37Anastasi sparì perché a differenza di Boninsegna era finito, non perché fosse un miracolato.
Pruzzo idem, era un terminale offensivo strepitoso quindi necessitava di rifornimenti è una squadra che girasse di suo perché certo non era Ronaldo o Shevchenko (ma neanche Inzaghi o Rossi).
Il discorso comunque è che Signori era un grande attaccante (per me buono ma esaltato dai contesti per questioni tattiche) che segnava a grappoli quando la Serie A era la Serie A, ma se parliamo di Hit secolari si sta un po’ sparacchiando, via…
Un Gobbo
13 Settembre 2018 at 18:35“per te o sei Dezotti o sei un brocco…”
Eh lo so…sono cresciuto con passando da Sauro Frutti a Nicoletti per arrivare a Dezotti
Sono stato abituando bene
🙂
francesco1974
13 Settembre 2018 at 20:36Chi caspita è il Mago Galbusera?
the31matrix
13 Settembre 2018 at 20:39Carlos Bianchi
Andrea Ferrari
13 Settembre 2018 at 21:53Per me Signori meglio di Pruzzo e Anastasi, sia per numeri assoluti che per la difficoltà della Serie A in cui ha giocato (anni di livello altissimo e con la gran parte dei migliori stranieri) e non dimenticatevi che dal ’66 all’82 di stranieri non ce n’erano…
Di quelli che avete menzionato solo Meazza ha media gol migliore di “BeppeGol” che ha la stessa di Riva e Vieri.
Dane: Mazzola non era né una prima né una vera seconda punta, quindi non lo considero.
Dane
13 Settembre 2018 at 22:21Andrea, Mazzola era una punta, voleva fare il numero 10 perché aveva il complesso del padre (prima) e di Rivera (poi).
A Signori (che se invece che alla Lazio fosse andato al Milan avrebbe fatto la carriera di Marco Simone…) meglio di Pruzzo e Anastasi mi viene in mente che forse ce l’hai veramente con l’Atalanta: perché non ha considerato Signori! 😂
Dai Andrea, su… 😜
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 22:45Ovviamente per motivi anagrafici molti dei giocatori citati non li ho visti giocare, parlo quindi per sentito dire, sentito raccontare da familiari, o per quello che ho letto o visto nei repertori filmati (sia benedetto il tubo). Fatta questa doverosa premessa, su Mazzola resto della mia idea, penso vada inserito nel novero dei Mancini/Totti piuttosto che in quello del terminale puro e prima opzione offensiva che vede solo la porta essenzialmente. E mi risulta fosse lo stesso per Meazza (Brera gli avvicinava Baggio), e anche per il Bettega “evoluto” che invece ho visto ao vivo. Fronte Signori: non scherzavo affatto. Magari su Bonimba (mai visto live) ho esagerato, infatti avevo precisato forse, su Pruzzo invece sono convinto, avendolo più volte scrutinato all’Olimpico. Centravanti vecchio stampo, poco dinamico, limitato tecnicamente, ma micidiale nel gioco aereo e dotato di un fiuto da faina sotto porta. Decisamente dipendente dal supporto di squadra. Signori diversissimo, classica seconda punta di movimento, ergo niente gioco aereo, ma più dinamico, tecnico, fantasioso, generoso, e quindi decisamente più autonomo da un punto di vista offensivo. Ha approfittato del contesto iper offensivo zemaniano ? Vero, ma è un suo merito, Boksic o Casiraghi invece ne hanno approfittato molto meno, per dire. Il croato (ahia…) in particolare era da menare, giocatore potenzialmente devastante, un’autentica ira di Dio, peccato solo che al momento di concludere scambiasse la porta per una serratura. Signori si giovava della sua capacità di portarsi a spasso mezza difesa ? Vero, ma anche Beppe si faceva il mazzo per i compagni, non era certo il classico egotomane che aspettava gli servissero la pappa pronta. In definitiva, top ten direi di no, top fifteen probabile, top twenty sicura. Nella considerazione generale paga il fatto di non aver vinto nulla, e il modo (criminale) in cui è stato impiegato in nazionale.
Calvin
14 Settembre 2018 at 15:38Per nostalgia mi sono visto un video con i gol di Signori alla Lazio. La porta la vedeva benino eh?
Rossi Aldo
13 Settembre 2018 at 22:50Poi nel caso di Mazzola non vedo cosa c’entri l’ipotetica fisima per il padre, che era diversissimo, proprio fisicamente, al di là del ruolo. Una specie di Matthaeus ante litteram, per quello che ho letto e per come me lo hanno descritto.
Dane
13 Settembre 2018 at 23:27Meazza era un centravanti puro, faceva il 10 in nazionale per far spazio a Piola e si incazzava. Lascia perdere Brera che di calcio non ha mai capito un cazzo.
Il contesto che ha favorito Signori non fu quello tattico ma il fatto che in quel momento era l’unico giocatore con determinate caratteristiche. Bravo ma lo state sopravvalutando, soprattutto per affetto, invertendolo con Simone (che gli era superiore tecnicamente è inferiore dinamicamente) si sarebbero invertite le carriere.
Pruzzo era il migliore centravanti italiano in un era in cui i difensori attentavano all’incolumità dell’attaccante non appena entrava in area, ma non è che la completezza tattica di un giocatore ne determina il valore altrimenti Diego López sarebbe superiore a Romario!
La diversità di Mazzola col padre (più raffinato e meno muscolare rispetto a Matthaus, però siamo lì) non devi spiegarla a me, il concetto in ogni caso è che Mazzola ha sempre voluto fare il numero 10 senza esserlo (stava a Rivera come Del Piero stava a Totti).
Leonto
14 Settembre 2018 at 13:21Gobbo
Ma il mago Glerean dove lo faceva giocare pirri negli ultimi scampoli di carriera (e dipingeva calcio dicono) nel suo 334 ? Credo nei tre di cx
Ecco sfortuna sua non averlo trovato prima (e viceversa magari )
Un Gobbo
14 Settembre 2018 at 13:27Leonto
si,faceva il regista
“Ecco sfortuna sua non averlo trovato prima (e viceversa magari )”
L’allenatore è stata solo una delle componenti che l’hanno frenato.
In ordine decrescente di importanza, la sua testa,l’allenatore,la società di appartenenza,la società che l’aveva bloccato e poi snobbato
Leonto
14 Settembre 2018 at 13:30Gobbo
Ma stimava più glerean o la capra o tutti e due alla pari ?
Un Gobbo
14 Settembre 2018 at 13:31Leonto
sicuramente Allegri
🙂