La Rai e i cattivi sapori di una volta

21 Agosto 2018 di Indiscreto

L’esordio di DAZN con la serie A è stato modesto, come abbiamo già scritto, ma non va dimenticato che il primo mese è gratuito e che poi si può abbandonare il servizio se questo non soddisfa. Insomma, nessuno ci costringe a spendere questi 9,99 euro al mese, 7,99 per chi è già abbonato a Sky. A ricordarci i buoni, anzi cattivi, sapori di una volta hanno provveduto i giornalisti della RAI, con una una ridicola presa di posizione firmata dall’Usigrai (il sindacato dei giornalisti RAI) e dal comitato di redazione di Raisport in cui si leggono frasi come “Vedere il calcio in tv ormai è un privilegio per pochi. Per i pochi che possono pagare costosi abbonamenti”, “Ormai gli interessi dei signori dei diritti tv e quelli dei club di calcio stanno negando il calcio in tv al grande pubblico”, “I giornalisti della Rai chiedono alle istituzioni un intervento nell’interesse dei cittadini: gli affari non possono vincere sempre e su tutto” e “Lo sport deve essere di tutti, per tutti”.

Parole incredibili, che si inseriscono però nello spirito del tempo che è quello di rimpiangere il piccolo mondo antico (che poi è quello che ci sta schiantando, a colpi di gente che prende la pensione da quarant’anni e di interessi su un debito pubblico costruito prima della metà degli anni Novanta), rassicurante e senza complicazioni, almeno con gli occhi di oggi. Peccato che mai la RAI abbia trasmesso la serie A in diretta, limitandosi negli anni leggendari dello ‘sport per tutti’ alla differita di un tempo di una partita non sempre interessante. Non si capisce quindi cosa c’entri DAZN, al di là del fatto che l’emittente dello sport per tutti non ci abbia fatto vedere l’ultimo Mondiale ma sia sempre prontissima ad estrarre il canone dalle nostre bollette dell’elettricità per pagare, fra gli altri, i suoi troppi giornalisti. Sarebbe interessante capire quanti si abbonerebbero alla RAI se l’abbonamento (tecnicamente una tassa sul possesso di apparecchi radiotelevisivi) fosse facoltativo come quello di DAZN.

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