Il tarocco di De Laurentiis

16 Agosto 2018 di Stefano Olivari

Difficile dar torto a De Laurentiis quando dice, con parole sue, che a Napoli il merchandising ufficiale è un’opinione. Non è un problema solo di Napoli, peraltro, ed alcuni club di quelli ben gestiti, pieni di Cfo e direttori marketing, hanno risolto la questione con il merchandising ufficioso, senza il logo dello sponsor tecnico. Speriamo nei mercati asiatici, dove tutti tifano per tutte le squadre italiane e i cinesi sarebbero ormai quindi vicini ai 15 miliardi… Da non dimenticare però che ormai la prima professione di De Laurentiis è quella di presidente del Napoli e che l’operazione Ancelotti, con il senno di poi, è stata funzionale soltanto a giustificare un mercato tristissimo. Insomma, tarocco è anche De Laurentiis.

Sembra che circa 3 miliardi di persone siano transitate sul Ponte Morandi 10 minuti prima del crollo, ma restringendo il discorso al mondo del calcio fra quelli che ci sono passati davvero c’è un Davide Capello di cui onestamente non ci ricordavamo: 2 presenze in serie B nel 2003 nel Cagliari allenato da Gian Piero Ventura e con in campo Suazo e Zola e 3 presenze nell’Italia Under 20 guidata da Francesco Rocca. Adesso il 34enne portiere sardo gioca nel Legino, squadra di Promozione di Savona, ma soprattutto lavora come vigile del fuoco. È finito giù dal ponte con la sua auto e nessuno sa chi o cosa lo abbia salvato. Sicuramente non i Benetton.

Il prolungamento del contratto di Spalletti fino al 2021 è stato una purissima cinesata, mossa di persone abituate a ragionare sul lungo periodo, con tutti i pro e i contro che questo modo di ragionare ha nel nostro calcio. È stato anche un chiaro messaggio alla dirigenza italiana, visto che l’allenatore aveva più volte spiegato di lavorare senza problemi anche con il contratto in scadenza. E che la dirigenza italiana non era, secondo noi giustamente, troppo calda su Modric (al di là di come andrà a finire). Novità in arrivo, ma non nel rettangolo di gioco.

Laxalt dal Genoa al Milan per 18 milioni, ma solo 7 di ‘fresca’ visto che nell’operazione è compreso il riscatto di Lapadula, a un tifoso rossonero uscito da 2 anni passati in coma potrebbe sembrare una normale operazione fra Galliani e Preziosi. E invece è fra Leonardo e Preziosi.

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