Ora o mai più, la seconda vita di Lisa

15 Giugno 2018 di Paolo Morati

“La tenerezza la nostalgia il rimpianto la poesia…”. Questi i primi versi di Sempre, canzone che nel 1998 si piazzò al terzo posto del Festival di Sanremo interpretata dall’allora 21enne Lisa. Un grande e difficile brano che proprio quest’anno ha compiuto due decenni, scritto da due fuoriclasse come Guido Morra e Maurizio Fabrizio, tornato prepotentemente nella memoria del pubblico lo scorso venerdì con la sua interprete vincitrice della prima puntata (stasera la seconda) di Ora o mai più, lo show con il quale si vuole dare una nuova occasione a otto cantanti dimenticati. Perlomeno dalle classifiche, visto che almeno nel nostro caso Sempre non avevamo mai smesso di ascoltarla…

La formula dello spettacolo guidato da Amadeus ed evidentemente registrato (come spesso accade, si notano alcuni stacchi innaturali, oltre che inquadrature mantenute in post produzione) vede dunque in gara Lisa, Massimo Di Cataldo, i Jalisse, Stefano Sani, Marco Armani, Valeria Rossi, Alessandro Canino, Donatella Milani (dalla seconda puntata ritiratasi per motivi familiari, al suo posto Francesca Alotta) affiancati da altrettanti maestri e giudici, colleghi (Fausto Leali, Marco Masini, Patty Pravo, Red Canzian, Loredana Berté, Marcella Bella, Orietta Berti, Michele Zarrillo) la cui attività è invece continuata negli anni e con i quali si trovano anche a duettare.

A chi non conoscesse i nomi in gara lasciamo la ricerca su Internet dove si trovano informazioni a iosa, mentre permetteteci di condividere qualche esperienza personale, considerato che molti hanno fatto parte del nostro vissuto. Se di Lisa abbiamo già detto in apertura, e il termometro di iTunes pur con i suoi numeri esigui l’ha vista subito entrare al top tra i brani presentati, Stefano Sani ci è sembrato molto in palla vocalmente nonostante una notabile tensione, come se si trovasse a un nuovo esordio. Di lui abbiamo un primo ricordo proprio quando portò il brano Lisa (se n’è andata via… per chi non lo ricordasse) a Sanremo del 1982. Prodotto allora da Zucchero, ebbe qualche anno di successo per poi entrare nel dimenticatoio. Noi lo abbiamo ritrovato parecchio tempo dopo in occasione di un concerto in un centro commerciale del milanese, facendo con lui anche una lunga chiacchierata, per poi ascoltarne l’ultimo disco uscito nel 2013 dal titolo Lo zucchero e il sale.

La bella voce di Marco Armani ci ha riaperto anch’essa le pagine degli anni Ottanta, a cui siamo indissolubilmente legati. Tu dimmi un cuore ce l’hai ha fatto parte della nostra colonna sonora del 1985, il suo secondo posto nei giovani del 1984 con Solo con l’anima mia (firmata da Luca Carboni e Ron) lo avevamo consumato all’epoca con la relativa musicassetta, mentre la spensierata È la vita del 1983 è stata di recente inserita nella colonna sonora di Chiamami col tuo nome. Dallo stesso anno è riemersa anche Volevo Dirti di Donatella Milani, canzone e personaggio per tante ragioni all’epoca tra le nostre fissazioni di dodicenni (a noi piaceva molto anche Libera).

In generale guardando la prima puntata di Ora o mai più (un titolo che sa esageratamente di ultima spiaggia) si è notata una inevitabile tensione tra alcuni dei partecipanti nel momento delle votazioni a dimostrazione di come l’occasione sia considerata importante, anche se alla fine rimaniamo dell’idea che i fattori di un nuovo successo non passino solo da una trasmissione di questo tipo. Il premio finale sarà sì la possibilità di realizzare un disco, cosa che di questi tempi ci fa però, tuttavia, riflettere. Per diverse ragioni.

Primo perché alcuni dei partecipanti non avevano comunque mai smesso di registrare cose nuove e di proporsi al di là dei riscontri ottenuti e delle possibilità offertagli, poi perché oggi parlare della produzione di un disco vuol dire poco se poi non c’è la promozione alla quale è ancor meno semplice dedicarsi in un’epoca in cui le vendite e i mezzi scarseggiano. Terzo perché il tam tam di Internet è lo strumento che oggi guida i gusti dei ragazzi, che più che ‘comprare’ guardano e ascoltano, e bisogna avere purtroppo ancor più la giusta immagine oltre che il carisma e, ahinoi, in ultima battuta il talento. Detto questo, Ora o mai più resta sì una grande occasione per farsi rivedere da milioni di persone. Il che non è poco.

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