Rimborsato chi ha creduto in Buffon

13 Aprile 2018 di Indiscreto

Erano circa 1.500 gli utenti di Betfair che avevano scommesso sul passaggio del turno della Juventus dopo la partita di andata con il Real Madrid: soldi messi a 51, con 10 euro se ne sarebbero vinti 500 netti. Non certo una scommessa da professionisti, ma da tifosi pro e (in misura molto minore, stando alle statistiche) contro, che alla fine avrà lasciato nel cuore qualcosa di peggio che un bidone dell’immondizia. La curiosità non è però questa, perché dopo uno 0-3 all’andata si trovano sempre quote del genere, ma che Betfair abbia deciso di rimborsare tutte le prime scommesse effettuate sulla qualificazione della Juventus alla semifinale di Champions League (questo il link per il rimborso se qualcuno di voi fosse fra i 1.500). Mossa promozionale, ovvio, a bassissimo costo (erano tutte puntatine), ma significativa perché al di là di tante teorie spiega che molto gioco è ancora di natura tifosa. Nella sostanza questo vuol dire che le quote delle grandi sono quasi sempre, da un punto di vista sportivo, più basse del dovuto. Discorso che sulla singola partita ha poco impatto, perché se sono convinto che la squadra X vinca anche 1,01 diventa una buona quota, ma che su numeri più grandi conta invece molto.  

Forse è anche per il meccanismo sopra citato che il Liverpool in finale di Champions League viene pagato dalla Snai a 1,45 contro il 2,75 della Roma: il confronto fra le rispettive fanbase (per esprimerci in cialtronese) nel mondo travolge qualsiasi discorso tecnico-tattico. Più corrette le quote di Real Madrid (1,70) e Bayern Monaco (2,15) per il passaggio in finale, mentre c’è chi guarda subito alla quota trofeo in mano per poi gestirsi i singoli turni (spesso facciamo così con il tennis) bancando o con altri magheggi: Di Francesco in trionfo con statua equestre è pagato a 8,00, un normale Zidane a 3,00.

Non è una novità che il Napoli raccolga puntate in maniera più che proporzionale rispetto alle previsioni dei bookmaker e anche ai loro aggiustamenti. Anche restringendo il discorso alle scommesse legali… Mentre scriviamo queste righe la vittoria di domenica a San Siro è pagata a 1,83, ma su molti siti (uno di questi è 888sport.it) le giocate sulla squadra di Sarri superano l’80%. Prendiamo la nostra impolverata calcolatrice e dividiamo 100 per 1,83: viene 54,6. Questo significa che le quote del Napoli sono destinate a scendere e che comunque una sua vittoria schienerebbe (relativamente) tanti bookmaker. Facendo il ragionamento sul Milan, pagato a 4,50, banco più mercato gli danno un 22,2 di possibilità di vittoria (non teniamo conto per semplicità dell’aggio) e considerando che su Gattuso sta andando l’11% delle giocate si può dire che una vittoria rossonera non sarebbe sgradita alle aziende di betting. Insomma, nel caso vada male Sarri potrà dare la colpa anche ai bookmaker e non al fatto che De Laurentiis lo costringa a scegliere fra 14 giocatori invece che fra 25.

In questa rubrica non diamo consigli di gioco, ma qualche spunto di riflessione speriamo di sì. Invitiamo a riflettere sull’over di Tottenham-Manchester City, squadre ipertecniche e certo non piene di mastini: dopo il derby di Manchester e la Champions è la classica situazione in cui le squadre di Guardiola danno un segno di vita. Troviamo eccellente l’1,60 dell’Atletico Madrid in finale di Europa League, con tutto il rispetto per l’Arsenal. Invitiamo a dare un’occhiata anche ai playoff NBA, puntando più sulle serie (al meglio delle 7 partite) che sulle singole partite: guardando alle quote di Sisal Matchpoint, un buon investimento (al 18%) sono i Raptors sugli Wizards, mentre i più aggressivi possono scegliere l’1,62 dei Celtics (senza Irving e Hayward, ma comunque più squadra) sui Milwaukee Bucks. Chiusura scontata: non esiste essere umano, fra quelli che frequentiamo noi, che non abbia messo tanto sulla Juventus a 1,24 contro la Sampdoria.

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