Chi vincerà Juventus-Milan?

29 Marzo 2018 di Stefano Olivari

Da diversi giorni abbiamo puntato una cifra considerevole, 5% del nostro capitale dedicato al betting, sulla vittoria della Juventus con il Milan, nella sezione exchange di Betfair.it, trovata a 1,70. Non che sia una certezza assoluta come nel caso di tanti scansamenti, ma sul piano sportivo riteniamo che la squadra di Allegri abbia più del 58,8% di probabilità di vincere e l’unico ragionamento da fare nelle scommesse alla fine è questo. Non siamo gli unici a pensarla così, perché Agipronews ci segnala che secondo i dati di Microgame il 4% delle scommesse è finora finito sui rossoneri e il 4% sul pareggio. In sostanza le puntate sono così sbilanciate che per i bookmaker la vittoria della Juventus sarebbe una piccola sciagura. Notevoli anche i dati parziali di gioco di Sassuolo-Napoli, con la squadra di Sarri (quota 1,32) scelta dal 98% degli scommettitori: che comprendono tifosi e tifosi contro, come è ovvio, ma anche tanto smart money (i soldi veri, di chi scommette per vincere). Lazio a 1,20 contro il Benevento è giocata dal 99,5% degli scommettitori. Ma allora perché i bookmaker non falliscono? Semplice: pochi upset coprono ampiamente tutte le (relative) sconfitte parziali.

2. “Non me ne frega niente del futuro”, diceva giustamente Rocky. Ma fino al 2018-19 magari ci arriveremo. Ci sono già le quote per lo scudetto, date dalla SNAI: Juventus a 1,85, Napoli a 4,00, Inter e Milan entrambe a 8, Roma a 12 e Lazio a 75. Non sono cattive quote considerando i cinesi, o presunti tali, di Milano, mezza Roma sul mercato e la Lazio a cui basta rimanere lì. Certo è che, al contrario di quanto faceva il grande Franco Rossi (prendendoci quasi sempre), questo tipo di scommesse antepost sarebbe consigliabile ma non soddisfa pienamente noi tossici che vogliamo il sangue, giorno per giorno. Stando sempre sul 2018-19, se avessimo le palle ipotecheremmo la casa mettendo 400.000 euro sul PSG campione di Francia a 1,15. Ma non le abbiamo.

3. Scommettere sul calciomercato può essere più facile che farlo sulle partite, quando si sanno le cose in anticipo. Anche se le più grosse inculate, va detto, le abbiamo prese sulla base di informazioni di primissima mano mentre ragionando sulla base di informazioni pubbliche siamo in ampio attivo. Ci segnalano (le dichiarazioni dei protagonisti del calcio non riusciamo più ad ascoltarle, se non quando ci pagano per farlo) che il finto prete Monchi ha detto che Alisson rimarrà la prossima stagione alla Roma, però è un fatto che sia uno dei pochi portieri del mondo che abbia un mercato da attaccante. La SNAI quota a 1,65 la sua partenza da Roma, verso qualsiasi destinazione, con la conferma data a 2,10. Per Strootman, tanto per fare un paragone, le corrispondenti quote sono 1,70 e 2,00. Per entrambi i giocatori l’aggio del banco è alto, vicino all’8%, ma in questi casi ad alto rischio di insider trading le quote incorporano un po’ di questo rischio.

4. L’Italia è meno cattocomunista di un tempo, come anche le recenti Politiche hanno sottolineato. Ma le élite (di cui i giornalisti, anche i più sfigati, pensano di far parte) non se ne sono accorte e continuano a sconsigliare le sponsorizzazioni di betting per la squadre di calcio… Ipocrisia pura, in un mondo che chiude entrambi gli occhi sul vero problema, cioè i giocatori e i dirigenti che scommettono per interposta persona. Fatto sta che in Premier League 9 squadre su 20 hanno sponsor di maglia legati al betting, mentre in Italia la statistica della A dice 0 su 20. Non per convinzione etica, perché poi in tanti hanno accordi per sponsorizzazioni di questo tipo, ma solo per non avere cattiva stampa. Quando invece al tifoso non interessa la maglia del suo portiere, ma che il suo portiere non scommetta.

5. Non seguiamo la Formula 1 e quindi non scommettiamo sui gran premi, siamo soltanto contenti quando la Ferrari perde. Con il dispiacere per la vittoria di Vettel in Australia registriamo che le quote per la vittoria nel Mondiale piloti non sono cambiate: per 888Sport.it Hamilton sempre favorito a 1,50, Vettel a 4, Verstappen a 8. Molto staccate tutte le seconde guide dei tre top team (cioè delle uniche tre squadre in gara), con Raikkonen a 34. Per quanto riguarda i costruttori Mercedes a 1,30, Ferrari a 4,00 e Red Bull a 5,50. Ma chi se ne frega? Ci hanno tolto anche le ombrelline, poi. Comunque chi ne capisce potrebbe guadagnarci, soprattutto con i costruttori.

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