Uomo Indiscreto 2016, Trump ai voti e Dylan nel cuore

2 Gennaio 2017 di Indiscreto

La prima edizione dell’Uomo Indiscreto è stata vinta, come facilmente prevedibile, da Donald Trump. Scelto dal 29% dei circa 3.000 lettori di Indiscreto che hanno partecipato al sondaggio (si potevano esprimere fino a 10 preferenze), il nuovo presidente degli Stati Uniti ha superato Putin (20%) e la strana coppia Bernardo Caprotti-Giuseppe Cruciani (18%) come personaggio che più scatena i commenti, con Claudio Ranieri quinto e primo degli sportivi: questo sì un risultato a sorpresa, visto che una discussione su due ha riguardato Allegri… Personalmente ci aspettavamo di più anche da Renzi e dalla Boschi, ma evidentemente i post su di loro ci hanno sfinito al punto di dimenticarceli. La morte natalizia di George Michael ci suggerisce per la prossima edizione di chiudere le nomination il 31 dicembre e votare nei primi giorni del 2018 (già il 2018…), una lezione di cui terremo conto. Rispettiamo il voto popolare, che è populista solo per i giornalisti di corte, ma non possiamo non sottolineare che nel 2016 Bob Dylan è quanto di più vicino ci sia stato all’Uomo Indiscreto nella storia dell’umanità: sprezzante, strafottente, sufficiente a sé stesso, genio compreso e al tempo stesso incompreso, con l’eternità assicurata dalla sua arte. A pensarci bene e togliendo l’arte, potrebbe essere anche il profilo di Trump.

Share this article