Gli anni di Dražen Petrović

20 Novembre 2015 di Stefano Olivari

Dražen Petrović è stato il più emozionante giocatore di pallacanestro di tutti i tempi. Valutazione sportiva ma anche generazionale: Dražen è stato infatti per noi fratello maggiore, modello ispiratore, icona dell’epoca migliore nella storia del mondo. Certo è che nessuno al di fuori della NBA ha mai fatto sognare tanti ragazzi europei come è stato capace di fare lui, ben prima dell’approdo in un’America che forse gli ha più tolto che dato.

Ragazzo prodigio nella sua Sebenico, fenomeno di culto al Cibona Zagabria, stella invidiata al Real Madrid, campione che nei Blazers e soprattutto nei Nets ce l’ha fatta contro tutti in un’epoca in cui gli addetti ai lavori della NBA guardavano con diffidenza chiunque non fosse nato negli Stati Uniti. Essendo stato l’ultima stella sportiva della Jugoslavia unita e la prima della Croazia indipendente, è difficile raccontare Dražen soltanto attraverso lo sport anche se chiunque lo abbia conosciuto in profondità riferisce che in privato parlasse quasi sempre di pallacanestro. Assurdo e un po’ infantile quindi trasformarlo in guru o maestro di pensiero, pur avendo lui una grande personalità anche fuori dal campo.

La sua fama non può essere spiegata con i risultati o le statistiche, per quanto eccezionali. C’era qualcosa, nel suo gioco e nella personalità, che trascendeva la pallacanestro e faceva entrare anche lo spettatore occasionale in un’altra dimensione. Le sue non erano partite, ma sfide continue agli avversari e a sé stesso. Finte sempre diverse, tiri da qualsiasi distanza e con qualsiasi marcatura, passaggi impossibili anche solo da pensare, atteggiamenti al confine della provocazione e spesso oltre. Riti appartenenti a una religione universale di cui era il pontefice massimo. Senza paura, mai. Dražen. Lo abbiamo sempre chiamato e sempre lo chiameremo per nome, perché era fratello di milioni di noi come lo è stato del suo fratello vero, Aco.

Dražen nasce fra due generazioni di fenomeni. Troppo giovane per condividere le grandi vittorie anni Settanta di Ćosić, Dalipagić, Kićanović e Delibašić. Di qualche anno troppo vecchio per essere davvero in sintonia con i vari Divac, Kukoč e Radja, con i quali comunque conquisterà tutto il conquistabile. Ricordare adesso la nazionale campione del mondo 1990 mette i brividi, così come fa impressione che questi fenomeni dall’autostima e dall’ego sconfinati fossero soggiogati dalla personalità di Dražen: qualcuno lo invidiava, alcuni lo amavano, altri lo detestavano, ma tutti riconoscevano la sua superiorità spirituale prima ancora che tecnica.

Il web è pieno di filmati con Dražen in campo, fotografie, interviste, statistiche anche partita per partita. Inutile quindi ammassare in un libro, in modalità copia e incolla, ciò che si può trovare ovunque con un click. Molto più appassionante mettere insieme la vita e la carriera del campione, cercando di capire perché abbia lasciato un segno così profondo nell’animo di chi lo ha conosciuto anche soltanto da spettatore. Per questo abbiamo ridotto al minimo indispensabile numeri, tabellini, record e risultati. La sfida era quella di scrivere qualcosa di originale e di vero, addirittura anche di critico e fuori dalla retorica delle celebrazioni, su un ragazzo che ha lasciato un messaggio molto superiore ai trofei alzati e ai canestri.

Per arrivare a questo libro ci siamo affidati alla nostra memoria, alle partite di Dražen viste dal vivo e a tutte le altre in diretta televisiva o dvd. Integrando le nostre impressioni con letture antiche e moderne, scambi di opinioni e storie con altri appassionati, ma soprattutto parlando con chi insieme a Dražen ha vissuto e giocato. Molti gli addetti ai lavori che ci hanno regalato tempo e competenza, ma ne abbiamo messi alcuni su un piano diverso. Per questo nella parte finale ci sono quattro interviste. La prima a Neven Spahija, il migliore amico di Dražen: vicino di casa a Sebenico, compagno di squadra, diventato uno dei migliori allenatori d’Europa e poi arrivato anche lui nella NBA. La seconda a Bogdan Tanjević, il tecnico di riferimento del basket jugoslavo negli anni in cui Dražen emerge, oltre che primo a convocarlo in nazionale. La terza è a Sergio Tavćar, secondo noi il giornalista che meglio ha saputo raccontare, al microfono e poi con un memorabile libro, le due generazioni d’oro del basket jugoslavo. La quarta intervista è al fratello di Dražen, Aleksandar, unico vero punto di riferimento del campione: Aco ha contribuito a questa biografia in un momento molto particolare della sua vita, poche settimane dopo essere diventato presidente di quel Cibona reso grande da lui, da Dražen e da altre persone indimenticabili. Certe loro risposte sono in contrasto con qualcuna delle nostre tesi, basate anche su altre fonti, ma pensiamo sia una cosa molto positiva: non abbiamo voluto ‘sistemare’ o ‘aggiustare’, starà al lettore farsi la propria idea.

Qualche parola sul metodo. Sarà inevitabile citare personaggi ed eventi storici della ex Jugoslavia, ma lo faremo soltanto per inserire in un contesto la pallacanestro dell’epoca e le scelte dei suoi protagonisti. Daremo per scontata una conoscenza di base del gioco e dei suoi personaggi più noti, per non aprire mille parentesi e offendere l’intelligenza dei lettori spiegando cosa sia un blocco o chi è Michael Jordan. Invece qualche informazione sul Tupurkovski della situazione magari sarà utile. Cercheremo di rispettare la grafìa dei nomi croati e non soltanto croati per quanto ci sarà possibile, consapevoli che una soluzione valida per tutte le lingue non esista. Non faremo troppi riferimenti italiani, pur essendo italiani, perché Dražen è un patrimonio del mondo e non un pretesto per raccontare i fatti nostri. Alterneremo storie ed analisi, rispettando la cronologia ma senza esserne schiavi: non è un giallo, purtroppo la fine la conosciamo già tutti.

Questo libro è un omaggio a Dražen Petrović e alla sua epoca, gli anni Ottanta di un’Europa convinta che il suo benessere e la sua relativa pace sarebbero durati per sempre. Non è stato così e nella ex Jugoslavia è andata anche molto peggio che altrove. La morte da giovane, a nemmeno ventinove anni, nel caso di Dražen non è stata alla base del mito ma lo ha anzi interrotto proprio nel momento più bello, quando aveva conquistato l’America e non aveva più nulla da dimostrare a sé stesso. Una vita indimenticabile, attraverso cui si può raccontare la Storia e trarre ispirazione per il nostro presente.

(Introduzione del libro ‘Gli anni di Dražen Petrović – Pallacanestro e vita’, in versione cartacea in vendita su Amazonsul sito della Libreria Internazionale Hoepli  e in tutti i principali negozi online. Lo si trova anche in tante librerie classiche: la stessa Hoepli, la Libreria dello Sport, le Feltrinelli e molte altre indipendenti. Prezzo dai 17 ai 20 euro, a seconda dei rivenditori. Disponibile anche a 6,99 euro in versione eBook per Kindle di Amazon, per iTunes di Apple (quindi iPad, iPhone, iPod Touch e Mac), per Kobo di Mondadori e per tutti gli altri eReader attraverso la piattaforma di BookRepublic. Distributore in esclusiva di questo e degli altri libri di Indiscreto: Distribook srl).

INDICE:

Introduzione

JUGOSLAVIA

  1. Il paese di Jole e Biserka
  2. Kamenko
  3. Il miracolo del Šibenka
  4. L’oro di Mosca
  5. Nascita di Sabonis
  6. Gli esauriti del Baldekin
  7. Korać nel destino
  8. Uno schema per Đurović
  9. La grande notte di Sebenico
  10. Nazionale da gregario
  11. Militare senza sconti
  12. Scelta della vita

EUROPA

  1. Il quintetto di Los Angeles
  2. Mozart
  3. Il progetto di Ćosić
  4. Le notti magiche del Cibona
  5. Doppio suicidio
  6. La coppa dei rimpianti
  7. Inferno greco
  8. Fine di un ciclo
  9. Sogno olimpico
  10. La Liga degli invidiosi
  11. Manifesto degli anni Ottanta
  12. Brividi a Zagabria

AMERICA

  1. L’orgoglio di Mendoza
  2. Il treno di Adelman
  3. Nuovo Maravich
  4. Ai margini dei Blazers
  5. Generazione di fenomeni
  6. Once brothers
  7. Operazione Nets
  8. La guerra del campione
  9. Seconda vita NBA
  10. I Giochi del Dream Team
  11. All Star Game
  12. Finale di partita

TESTIMONI

  1. Spahija
  2. Tanjević
  3. Tavćar
  4. Petrović

Dražen per sempre

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