Il Sun che non scrive di Balotelli maturato

25 Agosto 2015 di Dominique Antognoni

Sintetizzando: The Sun intervista l’ex fidanzato della Carneiro, cercando di capire i veri motivi per i quali Mou aveva allontanato Eva, non accontentandosi del pretesto ‘di campo’ usato dall’allenatore per liberarsene. Ne esce un ritratto della signora a dir poco piccante: i calciatori la chiamavano verso le undici di sera perché, guarda caso, sentivano dei dolorini. Sempre a quell’ora. Ovviamente lei tornava a casa alle otto del mattino, dopo qualche ora di cure. Una intervista nel più classico stile anglosassone, botte da orbi e chi si è visto si è visto (in Italia nessuno ha avuto il coraggio di pubblicarla per intero), anche perché spesso l’intervistato viene pagato per il suo tempo e se ‘vende’ falsità o esagerazioni può passare guai molto seri (ci è capitato di vedere i contratti standard per questo tipo di situazioni). Nothing personal, s’intende: Eva era l’argomento del giorno, il lettore deve essere invogliato ad acquistare e accontentato in quanto cliente. Passano pochi giorni e sulla Gazzetta tocca leggere che Balotelli è maturato da quando è diventato padre. Non ci è ben chiaro in cosa sia maturato e ancor meno da cosa l’abbia dedotto il cronista. Di sicuro Mario ha perso la voglia di giocare, forse perché ammaliato dai giochini per bambini e nonne nanne. Magari la ritroverà, ma non certo per la piccola Pia che c’era anche nella scorsa stagione. Certo, siamo uomini di mondo, non crediamo nelle utopie e non abbiamo più l’età per sognare invano. Però… c’è sempre un però. I giornalisti del Sun vengono considerati da quelli nostrani elementi a dir poco trash: Bassa qualità, contenuti per gente di borgata, gossip volgare (certo che elogiare la maturazione di Balo, invece, dopo averlòo preso in giro volgarmente fino alla settimana prima). Non c’è giorno che passi senza questo complesso di superiorità dei gazzettari e non solo (alcuni stanno contagiando perfino le consorti, o forse i simili si attraggono a tal punto di accoppiarsi). Andando oltre, ci sfugge se al Sun e dintorni si scioperi per il cambio della sede, se esista un cda sindacalizzato che lotta solo per i benefit e altre cose del genere: in compenso, i nostri si comportano sempre come quelli sicuri di avere la verità in tasca, hanno il viso da giudice supremo senza aver mai dato una notizia. Quando il ‘News of the world’, sempre di Murdoch, andò sotto inchiesta per i metodi pochi ortodossi con i quali a volte “intercettava” le notizie (detto brutalmente: era illegale), i “nostri” esultavano e riempivano di fango la rossa Rebekah Brooks. Non era una collega, ma una mela marcia (per la cronaca è di nuovo ai piani alti della News Corp). Sarebbe interessante se uno che parla del Balo maturato possa essere considerato un giornalista. In Italia si, altrove anche no.

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