Pizza o kebab?

24 Luglio 2015 di Stefano Olivari

Ci sono alimenti il cui significato va al di là del semplice nutrirsi e che sono entrati così tanto nelle nostre abitudini quotidiane da sembrare quasi esistenti in natura. L’esempio della pizza è scontato, non soltanto in Italia, ma come suggerimento pro socializzazione sempre più si sta facendo largo il kebab in tutte le sue varianti (del resto nemmeno la pizza è qualcosa di unico): in Kuwait abbiamo conosciuto la versione shish, mentre in Italia domina quella döner di scuola turco-tedesca (per noi stravince invece la preparazione iraniana). ‘Andiamo dal kebabbaro?’ è una domanda che nel nostro post-calcetto ha di fatto sostituito il vecchio ‘Pizza?’ senza un vero perché, visto che siamo tutti italiani e nessuno ha qualcosa contro la pizza. Quasi superfluo dire che noi alla proposta kebab abbiamo risposto no cento volte su cento, non per islamofobia (riteniamo sempre l’Islam una cultura orrenda, ma in questo caso non c’entra: uccidono esseri senzienti anche i farinettiani della fassona chilometro zero) ma perché non mangiamo carne.

Ci colpisce piuttosto come il kebab sia entrato silenziosamente nelle abitudini alimentari italiane, quasi al pari che in Germania, come testimoniato del resto dal numero di locali e soprattutto dal numero di locali bifronte del genere pizza-kebab. E non abbiamo una risposta, dal momento che quasi sempre si tratta di posti fetidi e tristi, mentre le pizzerie sono di vari livelli, con grossi rischi igienico-sanitari (la peggiore pizza non ti può ammazzare, il peggior kebab sì) ed una frequentazione, anche italiana, sbilanciata verso il sesso maschile come nemmeno nella Sicilia virtuale di Dolce & Gabbana o di Tornatore.

Il ‘Di qua o di là’ di oggi non è quindi ideologico (abbiamo in mente sondaggi politici ben più pesanti), ma riguarda le nostre abitudini. Immaginate che siano le 22 e 30 di un giovedì sera, e nello spogliatoio del calcetto (le tre donne che leggono Indiscreto ci perdonino, se per una volta si sentono escluse) fra una battuta da spogliatoio e l’altra si arrivi alla domanda: ‘Pizza o kebab?’. Non vale la risposta ‘pizza al kebab’, vomitevole opzione che ci rifiutiamo di inserire nel sondaggio.

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