Kalergi la braghe

25 Giugno 2013 di Italo Muti

Ruby, rubacchiare, mentire, interdire. E poi? Verrebbe da dire: vi aspettavate qualcosa di diverso? Bastava vedere la composizione e le facce del collegio giudicante per capire come sarebbe andata a finire. Eppure vien da osservare, tutto spontaneo, tutto così maledettamente scontato, come un articolo di Ezio Mauro o una trasmissione di Lilli ‘Bildy’ Gruber? Oppure sulla scacchiera internazionale, anche questa fucilazione mediatica ha la sua valenza?

Proponiamo qualche considerazione davantologica, più che dietrologica, evitando la parte sessuale della vicenda già affrontata dal Direttore con la consueta finezza. L’Italia resta fondamentale per l’equilibrio tattico, per rinforzare Berlino e calmierare il fronte orientale dove Vladimir Putin sta giocando bene i suoi pezzi nel risiko Massoni-Dragone, per continuare a contare e ad avere voce in capitolo. Il governo Letta, secondo gabinetto massone, sta arrivando ad un bivio, restare in carica dopo l’estate o abdicare, portando l’Italia in un difficile tunnel da cui usciranno solo lacrime, sangue e nuove tasse.

Il Berlusca che continuava a salire nei sondaggi (per la pochezza degli avversari, visto che il Pdl di fatto non esiste), aprendo di fatto una lotta con quel che restava dei 5 stelle per la conquista del primato italico, incominciava a dare fastidio. Possibile che gli italiani lo continuino a votare? E se al Silviotto venisse in mente qualche slogan più interessante di quelli sull’Imu, qualche slogan che disturbasse i piani di conquista? Lasciamo alle verdi toghe one dollar bill, qualche soddisfazione e facciamo abbassare le alucce al caimano, in modo che stia allineato e non protesti contro le prossime mosse impopolari che Letta Jr. dovrà prendere. Altrimenti schizzerà nei sondaggi, e non solo nella solita maniera cerulea.

Per andare oltre la sentenza Ruby bisogna guardare avanti, al prelievo forzoso che tra 6-8 settimane dovrebbe essere operativo (abbiamo l’abitudine di fare previsioni ‘prima’ e non dopo), sotto il nome di imposta di solidarietà, con una percentuale tra lo 0,5 e il 3%, per i conti correnti e i depositi vincolati oltre i 100.000 euro.

Già la sorpresa per i voti andati ai pentastellati ha costretto a girare le carte in tavola, vista la rabbia che molte persone avevano cumulato contro casta and friends, e contro un duopolio dove la differenza stava solo nelle elle finale del simbolo. Adesso che con gente tipo l’oculista stanno attuando il piano Kalergi, non hanno bisogno di stravolgimenti scenici improvvisi, e quale miglior alleato dei servi fedeli sine die? Altra cosa collegata è l’indebolimento di Silvio dal lato giuridico, per arrivare alla cassa pubblicitaria da girare a Rcs, in rosso profondo per incapacità gestionale, ma qui si aprirebbe un flame lunghissimo che è giusto solo accennare. Nulla è stato casuale e nulla lo sarà in futuro. Buon compasso a tutti.

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