Stallone italiano

13 Novembre 2012 di Alvaro Delmo

Sylvester Stallone ha visitato Roma in occasione del Festival Internazionale del Film. Le foto che stanno girando sul web in compagnia del sindaco Gianni Alemanno ci mostrano l’attore classe 1946 in buona forma. Il sorriso e lo sguardo – eventuali ritocchi a parte – sono sempre gli stessi, quelli che ce lo hanno reso subito simpatico fin dai tempi dei premi Oscar vinti da Rocky (1976) quando la sua carriera prese definitivamente il volo.

Una storia perfetta quella dello ‘stallone italiano’, sceneggiata da lui stesso, della quale si ricordano ancora l’ambientazione di strada, l’epica colonna sonora che fa da sfondo alla crescita del personaggio e l’ottima scelta dei co-protagonisti. Su tutti Burgess Meredith (l’allenatore Mickey Goldmill), Talia Shire (la fidanzata e poi moglie Adriana Pennino), Burt Young (il cognato, Paulie Pennino) e Carl Weathers (l’avversario, Apollo Creed). Da lì sono poi arrivati diversi seguiti, la serie di Rambo (il primo meno ‘fumettoso’) ed episodi dal successo altalenante.

Se dobbiamo scegliere altri due film di Stallone che amiamo particolarmente non possiamo però non citare Fuga per la vittoria (1981), dove si improvvisa improbabile ma straordinario portiere di una squadra di calcio di prigionieri di guerra (con la storica sfida finale a Parigi contro i tedeschi), e il pirotecnico e meno noto Cliffhanger (1993), spettacolare storia ambientata nella finzione sulle Montagne Rocciose, ma in realtà girata sulle Dolomiti. Un’opera che all’epoca dell’uscita ci divertì parecchio pur non essendo considerata un classico del genere d’azione. Da segnalare, nel ruolo del perfido antagonista, la presenza dell’ottimo John Lithgow.

Stallone ha però nella sua storia anche una serie di possibili parti da protagonista non andate in realtà a buon fine e che hanno poi dato vita a grandi successi al botteghino. Si parla di (fonte Wikipedia, lo precisiamo) film come Superman, American Gigolò, Arturo, Conan il barbaro, Beverly Hills Cop, Witness, Trappola di cristallo (Die Hard), Basic instinct… Insomma ci sono state anche delle occasioni perdute per l’attore di origine italiana al quale ora piacerebbe girare un nuovo capitolo della saga di Rambo. Qualcuno potrebbe storcere il naso anche se dopo la rivincita ottenuta anche fronte critica con Rocky Balboa (2006) è meglio restare cauti.

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