Il messaggio di Conte

3 Maggio 2012 di Libeccio

Nonostante l’errore di Buffon contro il Lecce, la Juve si prepara ai festeggiamenti per la vittoria di uno scudetto che è da considerarsi meritato pienamente al netto delle discussioni (ma in realtà non ci dovrebbe essere discussione) sulla terza stella. Avevamo detto Milan, all’inizio del campionato, e ci eravamo sbagliati non di tantissimo: un punto, forse di più se l’Inter che Stramaccioni non ha rianimato (e come avrebbe potuto?) avrà un guizzo nel derby di domenica sera. Ci eravamo invece sbagliati di grosso sul conto della Juve, che non ci sembrava ancora in grado di puntare al massimo risultato in campionato. Chi sono i principali artefici del successo? Perché in ogni caso questa stagione va considerata un successo, dopo quelle dei settimi posti con squadre costate uguale (e con effetti finanziari negativi anche sul presente). Diremmo Antonio Conte sopra tutti: per come ha saputo guidare la squadra e la società lavorando su quello che aveva, per come è riuscito a contenere i momenti negativi e ad esaltare le qualità che pure la squadra aveva in misura non eccelsa. La Juve chiuderà il campionato probabilmente senza alcuna sconfitta (tutto è possibile, ma ben difficile a questo punto), come rararamente è accaduto nel campionato professionistico italiano e non solo. Prescindendo dall’ultima azione vista, Buffon ha disputato una stagione da Buffon, in difesa Bonucci, Barzagli e Lichtsteiner sono stato coscienti dei propri limiti e quindi utili alla causa. La chiave è stata il centrocampo, con il miglior Marchisio di sempre, un Vidal superiore alle aspettative e Pirlo che ha fatto il suo senza strafare. E ‘il suo’ di Pirlo significa essere il miglior creatore di gioco italiano, con il secondo classificato che nemmeno gli prende la targa. Ingiudicabile l’attacco, pieno di personaggi che si sono accesi e spenti nel corso della stagione: di sicuro Vucinic è quello che più si avvicina ad un campione, ma è chiaro che il mercato andrà fatto in questo settore. Discorsi sulle stelle a parte, va detto che la società con i risultati ha abbandonato certe velleità revanchiste della prima ora e lasciato spazio a Conte prevalentemente anche nella comunicazione esterna. Mossa vincente anche questa. In più il mitico Palazzo non è sembrato ostile alla Juventus, anzi. Voglia di chiudere una stagione di veleni nel modo più bello, cioé con uno scudetto che inizi una nuova era? Probabile. Ma non ditelo ad Allegri e a Muntari.

Libeccio, 3 maggio 2012

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