Il mastino che ha ripulito il mondo delle bocce

12 Ottobre 2009 di Mario Orimbelli

di Mario Orimbelli
1. Ettore Torri, 78 anni, capo della procura antidoping del Coni. Un investigatore a due facce, le cui gesta proviamo a raccontare. Di sicuro in maniera molto meno approfondita rispetto a quanto stia facendo la stampa sportiva italiana.
2. La faccia di Mister Hyde.
a) Ha ritirato fuori dal cassetto il caso Gibilisco (già archiviato dalla magistratura ordinaria) e ha condannato 2 volte al massimo della pena (2 anni) il saltatore con l’asta siracusano. Gibilisco è stato assolto sia dalla sua Federazione di atletica sia dal Tas di Losanna. In pratica: tutti scemi (magistratura ordinaria, Fidal e Tas). Un genio lui…
b) Ha riaperto nel 2009 il caso Guardiola, l’allenatore del Barcellona condannato a 4 mesi di stop per doping ai tempi in cui giocava nel Brescia (2001) e successivamente assolto dalla Corte di Giustizia Federale della Figc. In pratica: un mastino che non molla mai.
c) Comunicato del 17 luglio 2008: “L’Ufficio di Procura Antidoping del CONI, su indicazione della Federazione Medico Sportiva Italiana, dopo aver informato la Federazione interessata, con cui ha proceduto all’abbinamento codice/atleta, ha accertato un caso di positività. Il Laboratorio di Roma ha rilevato, nel primo campione sottoposto ad analisi, la presenza di Furosemide e Idroclorotiazide per Anna Noli (62 anni), tesserata della Federazione Italiana Bocce (società A.B. Bolzanetese), al controllo CONI-NADO in competizione, su richiesta della FIB, del 15 giugno 2008 ad Aosta, in occasione del Campionato Italiano Individuale Categoria A”. In pratica: punisco tutti e tutte. Qui da noi le cose si fanno seriamente.
d) Ha inibito per 2 anni sul territorio italiano il ciclista spagnolo Alejandro Valverde. Può correre in tutti i Paesi del mondo, ma non in Italia. In pratica: vedi paragrafi a) e c). Nota bene: tutti convocati a Roma, nell’ufficio del procuratore Torri. Un duro che fa tremare i muri.
3. Questa invece la versione Doctor Jekyll.
a) Domenica 20 marzo 2005 si gioca Roma-Milan 0-2. Sorteggiati per il controllo antidoping, Pancaro e Gattuso entrano nello stanzino alle 23.30 e si rifiutano di sottoporsi al prelievo (facoltativo) del sangue. Il Coni: “Rifiutare i test sul sangue è moralmente spiacevole”
b) Totti fa pipì in ritardo al controllo antidoping di Roma-Torino (maggio 2007). Il capitano giallorosso viene ascoltato da Torri ad agosto 2007. Nell’ottobre 2007, ad archiviazione avvenuta, la stampa nazionale scopre che c’è stato un caso. Ma nessuno lo sapeva…
c) Cannavaro e la vespa: positivo. Torri prende l’aereo e, alla chetichella, va a Torino a interrogare Cannavaro. Caso archiviato in poche ore. Con un bell’autografo (sicuro) e una pacca sulle spalle (forse) del Pallone d’oro.
4. Leggiamo poco i giornali italiani, ma di sicuro saranno stati pieni di editoriali reclamanti giustizia per gli sport diversi dal calcio così caro a Torri-Jekyll. Pugno di ferro invece contro la giocatrice di bocce 62enne, e che non si azzardi a dire che il suo doping è il peperoncino.
Mario Orimbelli
(in esclusiva mondiale per Indiscreto)

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