Eclettici e first mover advantage

22 Settembre 2009 di Stefano Olivari

1. Noi cantori della magnifiche e progressive sorti del web dovremmo guardare in faccia la realtà (anche se più facile sognare, come ammoniva giustamente l’Eros pre-Michelle) ed aprire un agriturismo con quel poco che ci rimane. Secondo l’Osservatorio permanente sui contenuti digitali il 45% degli italiani non va mai sulla rete, per nessun motivo. Vecchi, poveri, gente che consuma poco, vi direbbe qualche cialtrone di quelli che hanno drogato l’informazione per decenni mandando in edicola merda pura definita pietosamente ‘lifestyle’. Peccato che quasi 3 giovani su 5 (esattamente il 58%) utilizzino sì la rete, ma senza accedere a contenuti informativo-culturali. Tutti quindi vanno alla ricerca dei cosiddetti ‘Eclettici’ (la gente di marketing parla così), pari a circa il 12% degli italiani. Poi un giorno sì ed un giorno sì tocca leggere analisi sul futuro successo degli e-book. Ma se non leggiamo nemmeno i book…
2. Siamo cultori di Emilio Fede, ovviamente al livello di lettura umoristico-trash: le marchette su Capri con inquadrature alla moglie senatrice del PdL, l’intervista allo specialista del San Raffaele cavalcando l’ultimo allarmismo, le inchieste ‘in giro per l’Italia’ fatte solo nel centro di Milano, il meteo del fine settimana, la cronaca nera nelle città amministrate dalla sinistra, le spiagge sempre piene come a Ferragosto, l’ottimismo (della volontà). Nemmeno quest’anno rimarremo delusi, perché fra le novità annunciate (oltre alle conferme, tipo il lisergico Sipario condotto da Raffaella Zardo) ci sarà una ‘meteorina’ imparentata con il calcio nel solito modo. Toccherà a Silvia Slitti, fidanzata di Giampaolo Pazzini, anticipare il tempo al vecchino incerto sulla pesantezza del golfino da mettersi al parco e al weekendista che vuole ammortizzare il posto barca. Un trash trasparente, però, al contrario di quello subdolo e ben confezionato dei telegiornali seri: lo schema ‘panino’ del Tg1 (dichiarazione del Pdl, dichiarazione del PD, chiusura con dichiarazione di qualcuno del Governo quindi sempre Pdl), l’ideologia sceneggiata del Tg3 (professori da 4 mesi di vacanza all’anno che parlano di produttività e adolescenti con kefiah che hanno come mito Veronica Berlusconi), la CNN alla vaccinara di Sky (l’importante è che la notizia arrivi dall’estero) con in video Barbie e Ken.
3. Paola Ferrari a Sorrisi & Canzoni: ”Sono una donna sensibile e mi incuriosisce scavare nel carattere delle persone. Per questo mi piacerebbe condurre un reality, come il Grande Fratello o l’Isola dei famosi. Chissà”. Roba di sicuro meno triste dello speciale sulla Champions. Ma perché sempre quei colori che una volta avremmo definito bulgari?
4. Un giorno qualcuno ci spiegherà perchè in un paese come l’Italia, che ha qualche montagna più dell’Olanda, il digitale scelto sia quello terrestre e non quello satellitare. Mancano solo 2 giorni allo switch off in Piemonte e un gruppo di umoristi chiamato DGTVi (l’associazione dei broadcaster del digitale terrestre, dicono) annuncia trionfante che la loro tecnologia è presente nell’80% delle case dei piemontesi. Vediamo, 100 meno 80…significa che il 20% dei piemontesi non potrà più vedere la tivù in chiaro? Ma tanto saranno tutti vecchietti, con potere d’acquisto modesto.
5. A proposito, dicono che in Rai si stia parlando di un secondo canale sportivo da mandare sul digitale terrestre ad inizio 2010: RaiSportPiù2? Nuovi contratti da firmare, forse addirittura leggendoli.
6. Vicende vissute, come quelle che una volta ci deliziavano su Intimità (lo leggeva nostra zia, siamo cresciuti così). Un paio d’anno fa uno dei tanti cialtroni 2.0 da noi incontrati, per certi versi il peggiore, ci disse che avremmo dovuto proporre sul nostro sito un video-editoriale ogni lunedì analizzando i fatti della domenica calcistica. Idea originalissima, secondo il nostro consigliere ex business school (quella di Chicco Lazzaretti, però) non l’aveva mai avuta nessuno: ”In questi casi è decisivo il first mover advantage”.
stefano@indiscreto.it

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