Basket
14 su 16 per Minucci
Stefano Olivari 08/05/2014
L’arresto del presidente della Lega Basket Ferdinando Minucci, nel quadro di un’inchiesta su pagamenti in nero a giocatori di Siena negli ultimi anni e di furbate in ‘bianco’, come l’abuso dei diritti di immagine (avete mai visto uno spot pubblicitario con protagonista un giocatore della Montepaschi?), dovrebbe in teoria rendere felici i suoi nemici. Sarebbe anche logico: dopo sette scudetti consecutivi l’Italia della pallacanestro dovrebbe essere piena di gente che attribuisce questo dominio a fattori extra-campo, basandosi anche sulla semplice osservazione delle partite. Da Roma, con l’indimenticata finale scudetto 2008 a svettare, a Milano che poi mezza Siena se l’è comprata, passando per Cantù e altri turlupinati veri e presunti. Non è così, al momento sembrano tutti abbottonati e timorosi. La curiosità è che esattamente tre mesi fa, con la Mens Sana già a rischio fallimento (diversamente Hackett non sarebbe partito) e tutto il ‘vissuto’, per citare non a caso Pianigiani, 14 società su 16 hanno votato Minucci nuovo presidente della Lega Basket: da luglio avrebbe dovuto quindi raccogliere l’eredità, comunque modesta per idee e realizzazioni, di Valentino Renzi. Uniche lodevoli eccezioni la Roma di Toti e la Virtus Bologna di Villalta, che avevano espresso la propria contrarietà ma senza fare barricate. Visto che i dirigenti di queste 14 società, 3 delle quali fra un mese potrebbero non esistere più (il nostro-vostro Oscar Eleni è stato fin troppo ottimista), sulle operazioni ‘vere’ del basket sono leggermente più informati dei giornalisti, viene da pensare al peggio. Nell’era del marketing e dell’immagine, invece di scegliere un manager esterno al sistema i club di serie A hanno preferito mettersi nelle mani di uno che ‘ci sa fare’. Evidentemente non tanto, visto che Siena, seconda in classifica, dopo l’aborto dell’operazione Firenze e i guai MPS sta fallendo e su tutto il suo recente passato sportivo sta per calare un’ombra. A meno che non venga fuori che tutti (o almeno 14 su 16) pagavano i giocatori in nero o fingendo che avessero un’immagine….