Negozi aperti di domenica?

21 Giugno 2018 di Indiscreto

Di Maio e i Cinque Stelle, con la pancia della Lega non contraria, vorrebbero abolire uno dei provvedimenti più famosi del governo Monti, quello sulla liberalizzazione dei giorni e degli orari di apertura dei negozi. Non che prima del 2012 alla domenica e di sera ci fosse il deserto, ma molto si basava su deroghe locali. Negli ultimi anni si può quindi dire che la vita per i consumatori sia migliorata, mentre dall’altra parte della barricata i segnali sono contrastanti al punto che le posizioni della Confcommercio non ci sembrano, in mezzo ai vari distinguo, così lontane da quelle di Di Maio e dei maggiori sindacati. Precisato che per il momento siamo nel campo delle dichiarazioni, tanto per togliere qualche titolo di telegiornale a Salvini, la questione ideologica è molto pesante. Si può imporre a un imprenditore di non lavorare, andando contro la sua convenienza o comunque contro la sua libertà? Si può lasciare che un dipendente, e a maggior ragione un collaboratore, sia di fatto obbligato a lavorare in orari che danneggiano la sua vita sociale e familiare? Inutile prendere ad esempio il resto d’Europa, perché le regole sono molto diverse da paese a paese: con estremi che vanno dalla Svizzera (tutto rigorosamente chiuso la domenica e negli altri giorni serranda abbassata alle 18 e 30, con l’eccezione di pochi cantoni) alla Gran Bretagna. Stiamo parlando dell’Italia e di noi, che come in altri settori spesso interpretiamo tutte le parti in commedia: lavoratori domenicali ma anche consumatori. Il nostro ‘Di qua o di là’ è preceduto dalla solita dichiarazione di non neutralità: siamo per la libertà di impresa, nessuno è così stupido da lavorare (o far lavorare i propri dipendenti) di domenica senza che ci sia un guadagno. Cinque Stelle e Lega hanno basato il loro successo elettorale sul ritorno a un piccolo mondo antico che onestamente scalda il cuore anche a noi ma che, nel bene e nel male, è appunto antico: dalla serie A tutta alle 14.30 ai parrucchieri chiusi di lunedì (quelli ancora oggi, per la verità), passando per i tre mesi di vacanze. Domanda diretta: siete d’accordo, almeno in questo caso, con Di Maio? Negozi aperti la domenica e di sera o regole rigide?

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