Censimento dei Rom?

19 Giugno 2018 di Indiscreto

Pare che la Lega sia diventata, almeno secondo i sondaggi, il primo partito italiano sorpassando i Cinque Stelle in crisi di identità (non avendone mai avuta una) e puntando sul primo argomento, primo solo perché non ci viene in mente il secondo, del programma di Salvini. L’ultima uscita del leader leghista e prossimamente del centro-destra, a meno che prima della morte Berlusconi non trovi un guizzo dei suoi, è quella sui Rom presenti in Italia da censire. Chiaramente una trovata da campagna elettorale permanente, visto che un censimento per gruppo etnico è impossibile ancora prima che illegale. Con sbocchi oltretutto imprecisati: gli eventuali Rom o Sinti non italiani (quelli con il nostro passaporto sono circa il 43% e di questi non fa parte Andrea Pirlo, leggenda metropolitana più volte smentita) dove dovrebbero essere mandati? Come al solito Indiscreto non è neutrale e giudica questa uscita il primo vero grande errore politico del furbo Salvini, quello che gli ha fatto superare il confine fra difesa dell’italianità e razzismo: per qualche applauso del pensionato retributivo (magari da 30 anni, rubandoci più soldi di un intero campo Rom messo insieme) incattivito ha detto una cazzata che gli si ritorcerà contro. Un razzismo figlio, non bisogna dimenticare, anche di una giurisprudenza folle che a colpi di eccezioni culturali e perdonismo rende l’Italia la terra promessa dei delinquenti di ogni razza e origine. A prescindere dall’etnia e dalla nazionalità di chi commette reati basterebbe inasprire le pene e renderle certe, non soltanto per i furti, per avere al tempo stesso consenso e giustizia: ma forse è troppo semplice, per i criptonazisti e i ‘Nessuno tocchi Caino’.  Il ‘Di qua o di là’ non è quindi sulla fattibilità del censimento, tema mediatico che fra tre giorni sarà morto e sepolto, ma sul segnale politico che si vuole dare: un’Italia che mostra la faccia cattiva, scegliendosi in maniera più o meno centrata il nemico, oppure la solita Italia dove sostanzialmente ognuno fa ciò che vuole?

Share this article