Gli ultimi Jedi, l’equilibrio di Chewbecca

5 Gennaio 2018 di Paolo Morati

Cosa c’è di meglio di vedere il nuovo episodio di Guerre Stellari, o Star Wars, intitolato Gli ultimi Jedi e diretto da Rian Johnson, in una piccola sala di montagna con uno schermo compatto e un impianto sonoro che fa il suo dovere senza invadere, consentendoci di concentrarci sulla trama? Mentre fuori nevica, il film comincia con l’ormai epico incipit “Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana…” e ci porta subito nel mezzo di una battaglia perfetta, del resto siamo o non siamo in un film di… guerra? Star Wars, va precisato, è una saga fantasy che con la fantascienza ha poco a che vedere, e che in questo VIII episodio riprende in mano il filo lasciato in sospeso nel precedente Il risveglio della Forza per ritrovare Luke Skywalker (un Mark Hamill in buono spolvero, seppure critico rispetto alla trama del film), la giovane Rey (Daisy Ridley) sempre più presa dalla Forza, e il cattivo Kylo Ren con un Adam Driver più convincente nelle sue storture e dubbi di quanto non lo avessimo visto in Episodio VII.

Lunghissimo nei suoi 152 minuti di proiezione, Gi ultimi Jedi è un film sul quale i fan stanno inevitabilmente dibattendo fin dalla sua uscita nelle sale, tra chi apprezza l’evoluzione di personaggi e storia, e chi invece ritiene che il tocco della Disney stia rendendo il tutto troppo ‘carino’ e fiabesco, con inutili inserti divertenti (ironia che in realtà già caratterizzava la prima trilogia). Da parte nostra pensiamo che Gli ultimi Jedi meriti almeno un’altra visione prima di esprimere un giudizio completo, anche se osservare la principessa Leia fluttuare nello spazio, come una novella Superwoman, è abbastanza imbarazzante. Ci aspettavamo inoltre un maggior sviluppo e cattiveria di Snoke, che fa una fine ingloriosa e poco avveduta, mentre apprezzabili sono i tanti colpi di scena che ribaltano le situazioni. Ottimo invece l’ingresso di Benicio del Toro nei panni di DJ.

E ancora, abbiamo trovato abbastanza superfluo il cameo di Yoda e molto triste la fine del mitico ammiraglio Ackbar. Relegati ormai a comprimari R2-D2 e C3-PO, e con la possibilità che in episodio IX troveremo solo i nuovi personaggi come Poe e Finn (il meno carismatico), a tenere vivo il legame con il ‘nostro’ George Lucas resta sostanzialmente solo Chewbecca. Il wookie compagno di scorribande di Ian Solo che a bordo del Millennium Falcon, altro straordinario reperto archeologico, è solo in apparenza una seconda fila. Nella realtà il peloso spilungone è risultato decisivo e fondamentale in più di un’occasione, senza protagonismi superflui ma sparando, pilotando e lottando nel momento più opportuno. Tanto che, escludendo quanto viene narrato nell’universo espanso, non ci stupiremmo di ritrovarlo in futuro con la sua concretezza e fedeltà: il vero dietro le quinte che crea equilibrio nella Forza.

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