Date a Caja due non entrati di Milano

30 Gennaio 2018 di Oscar Eleni

Oscar Eleni dall’oasi di Latina dove Massimiliano Benacquista mi porta in un basket che sa di lavanda. Magari trovassimo in questo sport gente del genere. Basta dare uno sguardo laggiù, nella meravigliosa A2 che sarà la nostra salvezza, caro Basciano, nessuna pretesa pur spendendo oltre un milione di euro, tante squadre giovanili, la luce di Franco Gramenzi col quale ci siamo misurati in un basket universitario minore. Un sogno, una realtà. Una bella realtà. Ci abbiamo pensato mentre guardavamo gli artigli di Attilio Caja e della sua Varese che si batte per uscire dalla terza fascia del campionato. Ha battuto Venezia campione e la Milano che sarà campione anche sbagliando come ci ha dimostrato l’eurolega, come dice un campionato di cui è regina anche se sulla sua corona vedi le gocce velenose del privilegio. Finalmente, dopo tante legnate, anche il piccolo principe, il signor Dondina, cioè Simone Pianigiani, si è accorto che le difese indecorose non portano lontano. Date due dei giocatori che restano in tribuna alla Milano dei ricconi, un paio di quelli che sono a referto ma non giocano, a Caja, Menetti, Buscaglia, Esposito, e allora potremmo discutere.

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