Non è da Inter – L’anno di Gabigol (capitolo finale, no spoiler)

4 Agosto 2017 di Stefano Olivari

Il giorno dopo Inter-Udinese è un lunedì come tanti altri, per lo meno al Champions Pub. Nell’ultima settimana tante notiziole da telegiornale di provincia, di quelli che non spiegano mai perché i profughi di guerra sui barconi siano al 90% giovani uomini. Una spiegazione potrebbe essere che donne, bambini e vecchi sono tutti grandi combattenti, mentre il giovane uomo africano nel 2017 sogna un lavoro da influencer a Milano. Ma ogni cosa ovviamente scompare di fronte alla vittoria contro la squadra di Delneri, un genuino 5 a 2 che ha dato un senso alla domenica sera e probabilmente anche alle vite del Gianni, del Walter, del Franco e di Budrieri, che hanno seguito la partita dal loro solito secondo anello rosso, proprio di fianco alla tribuna stampa dove il Max chiedeva alla Fede dei suoi progetti per l’estate.

L’inviata speciale di Nerazzurrecontaccododici.net starà due mesi a Mykonos, sperando di poterla dare ad un barman-deejay acrobatico conosciuto l’anno scorso, uno che ha un suo spessore ed è tormentato quasi quanto Sabatini. In ogni caso mentre qualcuno applaudiva Palacio lei stava chattando con un intrigante e cazzuto frontman di un gruppo indie-rock, che le raccontava retroscena su Manuel Agnelli, a suo giudizio vendutosi al sistema. Asseriva di essere in tournée a Berlino (i più fighi sono ormai a Berlino e a Matera, anche se va detto che il ‘modello Milano’ di Sala sta attirando l’interesse e le migliori energie di alcuni fuoricorso abruzzesi) e le ha raccontato il tema dell’ultimo triplo album del gruppo, uscito solo in vinile, dal titolo ‘Less Trump and more Trudeau’. In pratica una forte critica alla piccola borghesia che per pura grettezza non vuole venga ulteriormente tassato il suo trilocale di periferia, per dare un reddito di cittadinanza a laureati in scienze della comunicazione che non accettano lavori diversi dal social media manager. La Fede non ha ancora scoperto che si tratta in realtà di un dodicenne di Cesano Boscone che ha ripetuto tre volte la quarta elementare e si è appena convertito all’Islam, sognando di uccidere tutti i crociati ed in particolare il padre che guarda le partite del Milan con l’audio di Suma. La vera forza della procace giornalista sportiva, che sogna di condurre la Domenica Sportiva e forse ci riuscirà, è che non ha la minima idea di chi siano Manuel Agnelli, Trump, Trudeau e, a dirla tutta, nemmeno Palacio. Così anche oggi, mentre il mondo brucia e l’Occidente risponde alle bombe con gli Oasis, nella populista periferia ovest di Milano il parlare di calcio è l’unica cosa che tenga attaccati alla vita insieme agli sconti 30% del Simply, al videopoker, al centro massaggi Tuina, al Nails Paradise, al credito al consumo, alle pizzerie egiziane, a miserabili eredità, al mercato di Mirabelli e soprattutto a Gabigol.

Sono le due di pomeriggio e Paolo-Wang sta servendo gli ultimi caffè del campionato, prima della pausa estiva in cui riproporrà le miscele storiche di Ping: del resto anche Sky e Mediaset per due mesi manderanno quasi solo repliche. Gli impiegati della Tuboplast avranno tempo e modo di gustarle, queste miscele, visto che Tosoni ha chiesto un ulteriore sforzo per aumentare la competitività: rinunciare alle fantozziane ferie d’agosto in cambio, parole sue, “Di una flessibilità che risponda ai nuovi modelli produttivi”. Che poi la Tuboplast non produca più niente ma faccia soltanto da schermo ad attività della ‘ndrangheta è un altro discorso, che l’amministratore delegato sta affrontando tenendo entrambe le mani fra le cosce di Mariella, sempre con la stella polare del team building. La chiusura dell’H&M di piazza San Babila ha ispirato a Tosoni nuove strategie imprenditoriali di cui mette al corrente i dipendenti, da imprenditore progressista (un patinato magazine di economia che vende 12 copie al mese lo ha definito ‘De Benedetti 2.0’) quale si sente. In pratica anche la Tuboplast da settembre utilizzerà i contratti a chiamata, che sostituiranno quelli attualmente in essere. Solo che non chiamerà nessuno.

Zhou è abbastanza felice per i cento anni della Rinascente, al punto che oggi ha battezzato D’Annunzio una delle piadine del Champions Pub: l’unica senza ingredienti scaduti, fra l’altro. Non che uno solo degli impiegati della Tuboplast abbia capito il riferimento, del resto non l’ha colto nemmeno la personal shopper lucana che avrebbe due lauree, anche se una è in ‘Storia della Birkin e della Kelly’ all’università online Ugo Foscolo con sede operativa a Caivano e legale a Malta. Mary J. si è fatta mandare dal padre proctologo 20.000 euro, con cui coprire le spese iniziali di un temporary shop che venda cover per smartphone dedicate a chi si sente sessualmente fluido. Il nome della linea ideata da Mary J, Fluid Cover, è di grande impatto (l’ha detto Pier Luca, parlando anche di ‘first mover advantage’), e il successo dovrebbe essere assicurato dal fatto che chi è fluido si possa riconoscere guardando la cover dello smartphone. La ragazza preme perché Zhou venga a vivere nel suo loft in zona Tortona, con un greatest hits di Moby che parte appena varcata la porta d’ingresso. Ma il diffidente Zhou sente che in tutto questo non c’è anima, non c’è concretezza, non c’è un progetto diverso da quello di scambiarsi biglietti da visita che ufficializzano lavori finti in aziende finte (continua).

Estratto di ‘Una grande famiglia – Spalletti non è da Inter’, quarantaseiesimo ed ultimo capitolo di ‘Non è da Inter – L’anno di Gabigol’. Il capitolo completo, con il pirotecnico finale in cui verranno svelati l’identità del vero padre di Budrieri e i retroscena di Cardiff, più tutti gli altri capitoli 2016-17 molto riveduti e corretti, è all’interno del libro (378 pagine, prezzo intorno ai 17 euro) in vendita da venerdì 4 agosto 2017 presso la Libreria Internazionale Hoepli, sia in negozio (Milano, via Hoepli 5, fermata MM Duomo) sia online con spedizioni in tutto il mondo, oltre che su Amazon. Da settembre in vendita presso tutte le altre librerie fisiche, Amazon Prime e anche in versione eBook. 

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