Ancelotti o Buffon?

16 Novembre 2017 di Indiscreto

Lo storytelling del genere ‘Gigi uomo vero’ è la tassa che noi alla periferia di tutto dobbiamo pagare se vogliamo leggere un giornale o guardare la televisione, ma l’idea di Buffon c.t. della Nazionale non è in linea teorica strampalata anche se nasce con logiche già viste (risolvere un problema alla Juventus, come fu per il primo Lippi e per Conte). Magari Buffon non è capace di guidare 23 persone con mano ferma, nessuno lo sa, ma il grande calcio di certo lo ha visto e lo ha ha vissuto da protagonista. Per le nazionali poche idee forti e soprattutto tanto carisma possono funzionare, mentre nei club a lungo andare serve anche altro. L’esempio moderno migliore ci sembra Jurgen Klinsmann, che nel 2004 prima di essere chiamato a guidare la nazionale tedesca con il Mondiale in casa all’orizzonte non aveva mai allenato nemmeno la squadra del suo condominio: chiamò a lavorare con sé Bierhoff e Löw, più tutti i giocatori che già c’erano e che non aveva certo inventato lui (non è del resto compito di un c.t.). Lui che nemmeno viveva in Germania e teneva i contatti via mail… Questo per dire che la scelta dell’allenatore-allenatore, Ancelotti o Conte o Mancini o chiunque di quel nome, quando si parla di Nazionale potrebbe non essere così scontata. Buffon, per non dire Maldini o Baggio, avendo a disposizione i giocatori tre giorni ogni tanto farebbero peggio di Sarri? Infinito è l’elenco dei totem che sulla panchina della loro nazionale hanno fatto schifo, ma oltre a Klinsmann non mancano casi in cui l’ex campione quasi senza esperienze passate di panchina abbia alla fine fatto discretamente, per lo meno come avrebbe fatto un allenatore rodato: Van Basten (solo una stagione nello Jong Ajax), Platini, Zico (primo incarico come superiore di… Zagallo!)… Il nostro ‘Di qua o di là’, di genere onestamente Simply, è quindi ultra-ideologico e prescinde dalle persone: Ancelotti o Buffon?

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