Cattani o Montalbano?

4 Settembre 2017 di Indiscreto

Finalmente ci siamo arrivati, alla sfida finale fra il commissario Cattani e il commissario Montalbano. Merito dell’assist fornito da Michele Placido a Venezia, quando fra un premio da ritirare e la presentazione di Suburra (produzione Netflix, la prima italiana, con Placido alla regia) è tornato sul personaggio che gli ha dato il successo vero e che lo ha fatto conoscere anche all’estero, visto che La Piovra nelle sue dieci stagioni (Cattani-Placido ammazzato alla fine della quarta) è stata venduta a più di 150 paesi e nella stessa Italia ha avuto risultati di share incredibili visto che già stiamo parlando di un paese con tanti canali televisivi anche se non ancora la pay-tv (la prima stagione è del 1984). Veniamo al punto: Placido in un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato le differenze fra Cattani e Montalbano: “Non c’è paragone. Sono due scritture diverse. Da un lato c’è uno scrittore siciliano straordinario come Camilleri. Dall’altro ci sono Ennio De Concini e Damiano Damiani. Damiani portò in televisione un aspetto scandaloso della mafia, quella vera, mentre in Montalbano c’è una Sicilia molto rilassante che, pur in mezzo ai delitti, non ha nulla a che vedere con Riina”. Sottinteso, aggiunto da noi: le prime stagioni della Piovra erano una televisione di rottura, visto che davano una visione più articolata dei ‘cattivi’ e delle connessioni fra mafia e politica, mentre Montalbano è classica tivù rassicurante di Rai Uno. La questione è interessante al di là del fatto che chiunque tenda a mettere su un piedistallo sé stesso, perché saranno anche due scritture diverse (e sicuramente lo sono), ma il pubblico generalista sempre generalista è. A meno che, cosa teoricamente possibile, il popolo di Montalbano o delle varie vite dei santi quando veniva programmata la Piovra si trasferisse su altri canali. Il Di qua o di là riguarda comunque il nostro gusto personale e non potrebbe essere più chiaro: Cattani o Montalbano?

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