Gabbani all’Eurovision da favorito

6 Maggio 2017 di Paolo Morati

È iniziata ufficialmente venerdì, con le prime prove, l’avventura di Francesco Gabbani allo Eurovision Song Contest di Kiev (finale sabato prossimo). Un’avventura che lo vede arrivare da favorito della competizione, con il supporto di bookmaker e fan della manifestazione che da tutto il continente fanno piovere commenti positivi sulla sua Occidentali’s Karma. Certo ci sono anche i cosiddetti haters che remano contro, ma fa parte del gioco (e della libertà di giudizio) con secondo noi i grandi avversari da identificare in Bulgaria (in gara con un teenager russo, di padre bulgaro e madre kazaka), Portogallo (vero outsider, e un altro dei pochi a non cantare in inglese) e Svezia (quest’ultima sempre una macchina da guerra, anche se ormai piuttosto noiosa nella sua perfezione scenica, al limite della freddezza e della ricerca dell’effetto. Questa volta aiutato da camminata iniziale, e tapis roulant…).

Da quel che abbiamo potuto vedere grazie ai contributi online, le prime prove di Occidentali’s Karma sono in ogni caso state caratterizzate da uno staging particolarmente colorato, quattro coristi in formazione mista e cromatica (abbiamo dubbi sulla loro reale utilità scenica), e l’immancabile scimmia (che poi è un gorilla) che balla a fianco di Gabbani. Grande attesa, molte cose ancora da perfezionare e valutare anche coi movimenti di camera, per un’esibizione arrivata proprio mentre il suo nuovo album Magellano è entrato al primo posto della classifica dei più venduti in Italia. Annuncio dato anche nel corso dell’affollata conferenza stampa, con tanti applausi da parte di giornalisti e blogger, e un protagonista apparentemente molto rilassato di fronte a un successo improvviso che gli ha cambiato la vita.

La nostra impressione è che nonostante i buoni auspici i giochi non siano per nulla fatti. Conteranno l’ordine di uscita sul palco soprattutto in termini di televoto e  il fatto che comunque canta in italiano: lingua amatissima in tutta Europa ma comunque complicata su un testo come quello di Occidentali’s Karma che deve essere capito per non travisare l’esibizione (“La canzone ha due tipi di pubblico: il pubblico che capisce tutta la canzone e il pubblico a cui la canzone è dedicata”, ha detto in conferenza), e l’impressione delle giurie già artefici della mancata vittoria dei ragazzi de Il volo nel 2015 (trionfatori nel televoto, ma poi finiti in terza posizione).

Certamente in Italia non si è mai parlato così tanto di Eurovision Song Contest (noi lo facciamo da anni…), il che non può che fare bene, considerata anche la grande qualità, televisivamente parlando che sta dietro alla manifestazione e ai suoi ritmi serrati e senza intermezzi superflui. Ecco, dovesse vincere Gabbani sarà curioso vedere come si muoverà la RAI e quale sarà eventualmente la location (indoor) prescelta che, tra le altre cose, deve anche garantire un determinata capienza e capacità. In genere intorno ai 10.000 posti almeno, escluse le strutture correlate quali backstage, sala stampa da un migliaio di posti e green room per accogliere i cantanti nel corso delle votazioni. Altro che organizzare Sanremo…

Share this article