Flixbus e i parlamentari del territorio

31 Maggio 2017 di Biro

Tanti discorsi sul neoliberismo dilagante e poi appena si tocca una rendita di posizione provinciale scatta l’emendamento del parlamentare ‘attento al territorio’ (ai nostri tempi si chiamava clientelismo). In questo senso la vicenda Flixbus è illuminante: la piattaforma per il trasporto low cost, nazionale e internazionale, via bus nata in Germania e che sta avendo un grande successo, grazie soprattutto al web e ai prezzi. L’emendamento proposto da parlamentari pugliesi e calabresi (il dettaglio geografico è importante, visto il conflitto di interessi di molti di loro) del PD è stato approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, presieduta da Francesco Boccia (pugliese) e, in sintesi, stabilisce che che il trasporto interregionale su gomma può essere  svolto soltanto da chi possiede mezzi di trasporto propri. Quindi una piattaforma che organizzi, sotto un marchio comune, mezzi di altri, come è appunto Flixbus, sarebbe messa fuori gioco. Questa linea dei ras locali del PD è fra l’altro contro quella di Delrio e del ministro dello sviluppo economico Calenda. La vicenda, con Flixbus che ha dalla sua una decisione del TAR ma soprattutto il parere dell’Antitrust, non è finita e si svilupperà su più piani visto che Boccia è della corrente di Emiliano e quindi anti-Renzi, ancor di più dopo la bastonata elettorale presa alle primarie. Fra l’altro questi parlamentari pugliesi dovrebbero spiegare ai loro elettori perché per viaggiare dovrebbero pagare di più l’autobus dell’azienda X, che ha nella dirigenza parenti e amici di un parlamentare, invece che meno quello aggregato sotto Flixbus.

Share this article
TAGS