Moggi o Giraudo?

17 Marzo 2017 di Indiscreto

Ma allora con Luciano Moggi è davvero finita? Dopo il verdetto del Consiglio di Stato, che ha ricordato il suo difetto di giurisdizione (traduzione: le giustizia sportiva deve essere amministrata da organi sportivi) e ribadito che la sentenza della Corte Federale della FIGC è insindacabile (traduzione: Moggi rimane radiato), si sono lette opinioni del genere. Ma anche questa volta il Tirzan che chiede di aspettare il 157esimo grado di giudizio avrà di che pascersi, perché lo stesso Moggi ha detto che questo pronunciamento del Consiglio di Stato era un passaggio necessario per arrivare alla Corte Europea. Per noi è invece solo un pretesto per un ‘Di qua o di là’ più attuale di quanto non si pensi, visto che Moggi è tuttora un apprezzato opinionista e consulente (non della Juventus) e Antonio Giraudo è la vera guida di Andrea Agnelli, in freddo con l’elkanniano Marotta. E il cambio di posizione di Agnelli è stato decisivo nel direzionale la Lega di A per il Tavecchio bis, peraltro gradito non solo alla Juventus, ma anche a Inter, Milan, Roma, Napoli e ad altri lamentosi di giornata… Stiamo poi parlando di una votazione dove è stato decisivo Renzo Ulivieri, squalificato tre anni per il calcioscommesse del 1986 e adesso quasi padre della patria… Insomma, non c’è sentenza o retrocessione che tenga se questi personaggi sono ancora in circolazione e se parte del giornalismo sportivo evita anche solo di pensare che senza una violenta faida familiare Calciopoli non sarebbe mai esistita. Il senso storico della domanda è questo: per il calcio italiano meno peggio Moggi o Giraudo? Si può mettere anche così: meno peggio i Moggi o i Giraudo? Noi abbiamo un’idea molto precisa, ma per il momento poniamo la domanda in maniera neutra.

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