Cipollini o Cavendish?

22 Marzo 2017 di Indiscreto

Mario Cipollini è stato uno dei volti del ciclismo degli anni Novanta, anche se ha iniziato a vincere verso la fine del decennio precedente ed ha avuto la sua stagione d’oro nel 2002, con la Milano-Sanremo sempre sognata e il Mondiale di Zolder. Per molti l’epoca nera del ciclismo, come credibilità, anche se la maggiore pulizia presunta del ciclismo attuale si basa spesso soltanto sui wattaggi inferiori. Quanto a Cipollini in particolare, c’è ancora una causa in corso con la Gazzetta dello Sport per le carte della Guardia Civil pubblicate nel 2013 e riguardanti il suo presunto rapporto con il dottor Fuentes. Ci sembra che sull’argomento doping, dal punto di vista del ‘sistema’, abbia già detto tutto Danilo Di Luca, non a caso silenziato quando qualsiasi porcata scandalistica trova di solito un megafono. Non c’è però nessun dubbio che il personaggio Cipollini abbia conquistato le folle come nessun velocista aveva e avrebbe fatto e quindi il Di qua o di là odierno, nel giorno dei suoi 50 anni, va fatto con l’unico altro velocista della storia che dal punto di vista statistico gli sia paragonabile, cioè Mark Cavendish. Al di là delle caratteristiche diverse, va detto che Cavendish ha avuto una grandissima carriera in pista mentre Cipollini è stato mediamente più forte nelle gare di un giorno, se vogliamo uscire dalla contabilità delle tappe dei grandi giri (42 tappe al Giro, 12 al Tour, 3 alla Vuelta per Mario, 15-30-3 per Mark, non contando le cronosquadre) e dalla considerazione che il peso specifico del Tour sia molto più grande di quello del Giro. Detto che le tappe per velocisti sono soltanto un mezzo per far girare il tassametro degli organizzatori dei giri e che avevano un senso almeno trash quando Adriano De Zan per quattro ore intervistava i vari patron (in seguito scomparsi dalla tivù e adesso anche dal ciclismo italiano), la domanda non potrebbe essere più semplice, quasi da terza media, per citare una memorabile frase di SuperMario sui dirigenti del ciclismo italiano: Cipollini o Cavendish?

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